Questa sera, 23 aprile 2015, alle ore 20:30, il mondo della scuola si mobilita con un flash mob contro la riforma della scuola così come elaborata dall’Esecutivo in quanto del tutto estranea a qualsiasi idea di una scuola democratica, pubblica, laica, inclusiva, come previsto dalla Costituzione.
Tutto l’universo scuola: docenti, alunni e famiglie, in abiti completamente neri e con in mano un lumino rosso, occuperà in maniera simbolica le piazze di un gran numero di città italiane per manifestare, in silenzio, contro la cosiddetta “Buona scuola” del Governo Renzi.
Nella nostra provincia l’evento avrà luogo a Sora, Cassino e Frosinone.
“Scopo del flash mob è suscitare coinvolgimento emotivo e partecipazione dell’opinione pubblica sulla lenta agonia della nostra scuola statale”
Se passerà il Disegno di Legge di “riforma” avremo, infatti, una scuola asservita al potere politico, dove ogni insegnante dovrà obbedire al governante di turno, dove ogni tre anni gli alunni e gli studenti vedranno cambiare i propri insegnanti, dove le scuole più deboli saranno sempre più deboli e quelle ricche, sempre più ricche.
Il progetto proposto dall’attuale governo, lungi dal voler rappresentare una marcia indietro rispetto alle riforme che negli ultimi dieci anni hanno impoverito la scuola in tutti i suoi aspetti, è accompagnato dalla proposta di nuovi, pesantissimi tagli; inganna 150 000 docenti precari con la promessa di un’assunzione che, se rispettata, non garantirà loro alcun diritto; introduce forme di privatizzazione nella gestione del personale e delle risorse, è sostenuto da un’idea meritocratica basata su criteri del tutto arbitrari e contrari alla Costituzione, annulla il contratto nazionale di lavoro come forma che regola i rapporti tra i lavoratori e l’amministrazione, svuota di senso gli organi collegiali.
Nel contempo, le scuole private avranno accesso, finalmente senza alcun freno, alle risorse pubbliche, mandando in soffitta ciò che dice la Costituzione: “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”.
L’attacco alla scuola della Costituzione si colloca come un’ulteriore forma di attacco alla democrazia garantita dalla nostra Costituzione.
Non può esserci uno Stato democratico e pluralista se viene meno la scuola democratica.
A fronte di questo progressivo attacco a tutte le forme di democrazia nel nostro Paese, non si può consentire alla cultura delle “Isole e dei Grandi Fratelli” di svuotare e anestetizzare ulteriormente menti e coscienze. Non si può restare indifferenti.
L’impegno per la difesa della Costituzione e dei suoi principi è strettamente unito a quello per la difesa la Scuola Pubblica Statale: la scuola di tutti e per tutti.
A SORA L’APPUNTAMENTO E’ IN PIAZZA SANTA RESTITUTA (ndr)