La ricorrenza dell’Immacolata, l’otto dicembre, é una suggestiva e profonda tradizione che a Sora si rinnova e continua. Un ampio angolo della chiesa di S. Restituta, proprio al centro della navata di sinistra, si appresta a diventare un giardino colorato ed una serra profumata, attraverso molteplici composizioni floreali.
Sono “i fiori della gratitudine” che i sorani offrono alla Vergine Immacolata, seguendo una rito che si rinnova da anni. Tra gli avvenimenti che precedono la festa dell’Immacolata, per la città di Sora, da segnalare la “novena”, l’evento che maggiormente riveste una notevole importanza religiosa, storica e culturale. La novena, giorno per giorno, è animata dalle parrocchie, dai religiosi,dalle Comunità, dall’UNITALSI, dalla Caritas e dalla S. Vincenzo de Paoli. L’insieme con un legame particolarissimo che coinvolge il preposto mons. Bruno Antonellis e la Confraternita dell’Immacolata, diretta da Luigi Milano, che si sono fatti carico e preparato la ricorrenza con grande attenzione.
Le celebrazioni di domenica 8 dicembre rispettano il seguente orario:
alle 7:30, è prevista la recita delle “Lodi” e la suggestiva conferma della formula “dell’ eccomi” da parte delle “consorelle e dei confratelli” della Confraternita dell’Immacolata.
Le Sante Messe avranno inizio alle ore 8:00, alle 9:30, alle 12:30 ed alle 18:00, mentre si terrà alle ore 11:00 la solenne Concelebrazione Eucaristica, presieduta per la prima volta in questa ricorrenza “tutta sorana”, dal vescovo, mons. Gerardo Antonazzo.
Sabato 7 dicembre, invece, alle ore 21:00, si tiene la “Serenata Mariana, Viaggio di un’anima” a cura del Coro:”Voci dell’anima”, Molta attenzione viene posta all’allestimento dell’omaggio floreale. Giungono in Chiesa decine e decine di composizioni di ogni tipo e grandezza. Un appuntamento, questo dell’otto dicembre, che i sorani non possono mancare, né perdere. Tutti accorreranno a rendere omaggio all’immagine dell’Immacolata: un impegno sentito e di infinita devozione; perché, anche in questa occasione, la chiesa e la piazza di S. Restituta rappresentano, da sempre per i sorani, luoghi e sintesi di incontro, di dialogo, di gioco, di confronto, di ascolto, di accoglienza e di preghiera.
Scuole, lavoratori, anziani, pensionati, disoccupati, giovani, bambini, enti, associazioni, commercianti, industrie, attività di ogni tipo, agricoltori, forze dell’ordine, istituzioni, semplici cittadini faranno pervenire ogni tipo di composizioni. E, magari, solo una preghiera. Ma tutto, preghiere e fiori, sanno rappresentare e confermare, in una forma colorata, profumata , singolare, sentita e suggestiva l’amore della città di Sora alla “Vergine Immacolata Maria, la creatura che in modo unico ed irripetibile incarna e vive l’attesa di Dio”.