Una volta, si chiedeva al vigile di strappare la multa, ora invece si sradicano i segnali di divieto di sosta.
Infatti, dopo le sanzioni elevate per divieto di sosta dai Vigili dell’Unione dei Comuni del Lacerno e del Fibreno lungo la strada che costeggia il lago di Posta Fibreno, qualche buontempone, nottetempo, ha fatto sparire alcuni cartelli di interdizione alla sosta e alla fermata.
Nei pressi di piazzale San Venditto, dove, da qualche giorno, è stato ridato splendore ad uno dei posti più suggestivi del lago, con la riapertura di un noto bar-ristorante, erano accorsi numerosi avventori e turisti, anche incuriositi dall’apertura del nuovo locale, e, senza preoccuparsi della presenza dei cartelli stradali indicanti il divieto di sosta e delle linee bianche che delimitano la carreggiata della strada provinciale, avevano ritenuto di poter parcheggiare anche dove non si poteva, senza alcun rispetto del codice della strada.
Prontamente, erano intervenuti i vigili, i quali avevano provveduto ad elevare numerose sanzioni amministrative, con la conseguenza che diverse persone si erano poi rivolte ai propri “santi in paradiso” per vedersi annullare la multa e, di conseguenza, non pagare quanto dovuto.
Ed ecco qui che scatta la contromossa di un ignoto (che tanto sconosciuto poi non è). Infatti, più di qualcuno passato di lì proprio nel momento incriminato, è pronto a giurare che addirittura un noto amministratore locale, complice il buio e noncurante della presenza degli avventori del locale e delle auto che gli passavano accanto, armato di idonea ferramenta, avrebbe svitato e portato via alcuni dischi che indicavano il divieto di sosta.
Incredibile a credersi! Però, se è stato davvero così, evidentemente il tizio (da politico) deve aver pensato che, tolto il segnale, potrà essere annullata anche la sanzione!