Riceviamo e pubblichiamo:
La vicenda edilizia relativa al noto complesso immobiliare Easy-Life, reso oggetto di iniziative comunali volte alla sua demolizione, avendo l’Ente comunale annullato in autotutela le numerose concessioni edilizie rilasciate dal Comune medesimo nell’arco di un trentennio, è giunta a un punto di svolta.
La società proprietaria di una parte rilevante del complesso in questione ha intrapreso, infatti, nei confronti del Comune di Fontana Liri e dei suoi funzionari preposti, un’azione di risarcimento per i danni subiti, calcolati esser pari a Cinque milioni di euro.
Una cifra astronomica se valutata in assoluto ma, a detta del legale della società ricorrente, Avv. Riccardo Lutrario, assolutamente congrua e anzi calcolata sulla scorta di una perizia tecnica asseverata ed elaborata con criteri prudenziali, risultando essere elevatissimo il pregiudizio patrimoniale subìto nel corso di questi anni da chi legittimamente confidava sulla perfetta regolarità urbanistica degli immobili di cui trattasi.
Tali immobili difatti risultano essere stati tutti realizzati e ristrutturati in forza di provvedimenti autorizzatori rilasciati nel corso di un trentennio dal Comune che, solo nel 2012, ha inteso “revisionare” il suo precedente operato esponendo, in tal modo, le proprie casse a un elevato rischio di dissesto (o meglio disastro) finanziario che potrà essere evitato solo laddove l’Ente riesca a imputare specifiche responsabilità ai suoi dipendenti, funzionari e/o amministratori, che in tal caso dovranno risponderne con il loro patrimonio.