Da Roberto De Donatis, consigliere di Patto Democratico per Sora, riceviamo e pubblichiamo.
"Sora ancora presa in giro da una classe politica inadeguata. Questa la sintesi per la nostra città di queste insolite e deprimenti elezioni provinciali, che hanno creato un solco ancora più profondo tra istituzioni e cittadinanza. Non votare per esercitare il diritto sacrosanto della libertà individuale è stata la nostra scelta per non immischiarsi in queste basse manovre di palazzo. Strategie decadenti alle quali abbiamo assistito, come spettatori in un teatro dove è stato rappresentato un dramma.
La trama incardinata sulla lotta tra poteri per il potere, con insulti e colpi bassi senza risparmio alcuno, infischiandosene di parlare dei problemi di questa provincia. Tanto i cittadini non votavano, quindi chissenefrega! Non erano necessarie nemmeno le false promesse elettorali, perchè chi doveva essere convinto era già sintonizzato sullo stesso linguaggio fatto di poltrone e di caselle da occupare.
Ma tornando a Sora, noi eravamo convinti che l'ultimo passaggio politico di questi mesi di disfacimento di questa esperienza amministrativa fosse il punto più basso mai raggiunto. Invece è proprio vero: al peggio non c'è mai fine! Il Sindaco di Sora era candidato non semplicemente per il ruolo di Consigliere Provinciale, ma grazie all'accordo Scalia-Pallone, per quello ben più importante di vicepresidente della Provincia.
Un risultato per una volta scontato, sarebbero bastati i voti della sua maggioranza. Ma ancora una volta l'ennesimo colpo di scena! Il Sindaco non è stato eletto! Non è stato eletto perchè 4 dico 4 dei 9 Consiglieri di maggioranza lo hanno abbandonato. Se scontato era il signorsì a Scalia del Consigliere del Pd Petricca, le altre defezioni non erano logicamente preventivabili.
Ma come, la neo maggioranza non aveva parlato di fantomatici accordi programmatici a vantaggio del territorio? Ma come, non era importantissimo evitare di lasciare Sora nelle mani di un Commissario, perchè altrimenti non avremmo potuto recitare un ruolo da protagonista nel nuovo assetto della Provincia?
Non osiamo porre la stessa domanda in materia di Sanità, perchè con queste premesse temiamo il peggio per il prossimo atto aziendale. Quale fiducia è possibile riporre in questa compagine ormai alla deriva, che non ha più fiducia nel suo timoniere? Oppure dobbiamo forse pensare che i nuovi dissidenti lo abbiano fatto per un piatto di lenticchie?
Questa città non merita questo mercimonio a danno del territorio: è ora di rinnovare radicalmente tutto, metodi, idee e persone. SENZA PADRONI, A TESTA ALTA PER SORA".