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Elezioni alla porte: Faites vos jeux!

Il periodo migliore per assistere ad arrivi e partenze in un gruppo politico è quello che precede le elezioni.  In quel momento e quasi sempre solo in quel momento, si prenota il biglietto per il viaggio che durerà fino alla prossima tornata elettorale.  Qualcuno lo fa adottandola come strategia compiuta, altri in conseguenza a mancati riconoscimenti o perché costretti. I gruppi e i territori a quel punto non contano più, domina il personalismo, di quelli che vanno via oppure di quelli che restano. Da qualche anno, fa chic copiare le primarie in stile stelle e strisce ma per ora si tratta di esperimenti, tutti da verificare. Così vanno lette le accuse, che spesso si leggono sui giornali, di brogli e di semplice ratifica dell’ovvia vittoria del più forte sul territorio. E che dire poi dei cosiddetti listini, una elezione sulla seta.  Il volere dei cittadini è relativo, quello dell’iscritto al partito spesso pilotato. Tutto è rimandato ad una logica superiore e quando qualcuno chiede spiegazioni la risposta è sempre la stessa: “fidati, tu non puoi capire!”. Se il centrodestra nel sorano non ha ancora reso noti i propri candidati (ad eccezione di Massimiliano Bruni), nel centrosinistra la storia è diversa. Roberto De Donatis, renziano, parrebbe essere stato punito per aver scelto un gruppo piuttosto che un altro. E dunque, pur avendo quell’appeal necessario per presentarsi agli elettori, è stato messo da parte. Peccato perché le sue qualità di tecnico e di amministratore sono riconosciute anche da molti dei suoi avversari.  Lo sa bene il partito socialista che felinamente si è accaparrato un top player a parametro zero lanciandolo verso la Regione. Sul binario parallelo diretto in Regione, in quota Partito Democratico, ci sarà l’isolana Antonella Di Pucchio. La sua candidatura pare abbia spiazzato molti, soprattutto all’interno della stessa sezione sotto la cascata nella quale è approdata da circa un anno e pare stia provocando ripercussioni all’interno del gruppo guidato dal sindaco Luciano Duro (Pd). Certo, tutto potrebbe ancora accadere nella compilazione delle liste, per vendette e prove di forza è rimasto ancora qualche giorno.