MOROLO
L’ARMA DEI CARABINIERI NELLE SCUOLE PER LA LEGALITA’
Bullismo, cyberbullismo, droga, violenza sulle donne e sui minori, educazione stradale, diritto alla difesa; sono questi alcuni dei temi affrontati dai Carabinieri della Compagnia di Anagni, insieme ai colleghi della locale Stazione Carabinieri, in un incontro che si è tenuto a Morolo, nella mattinata del 4 marzo scorso nel plesso scolastico Biondi del Istituto Comprensivo di Supino.
All’incontro, che ha visto la partecipazione del Cap. Alessandro Dell’Otto Comandante della Compagnia Carabinieri di Anagni e del Maresciallo Antonio La Bella, Comandante della Stazione di Morolo, hanno preso parte 78 studenti del predetto istituto scolastico con i quali i Militari si sono soffermati a dialogare sull’importanza di comportamenti responsabili per renderli pienamente consapevoli dei loro diritti e doveri e sviluppare i propri interessi in una società giusta, priva di prevaricazioni e violenze.
Nelle mattine del 4 e 6 marzo i Carabinieri della Compagnia di Anagni hanno incontrato gli studenti di Morolo, con i quali si sono soffermati a dialogare e approfondire tematiche di grande attualità ed interesse come la violenza di genere, il contrasto al consumo e alla diffusione di sostanze stupefacenti, la dipendenza dall’alcool tra i giovani e molti altri fenomeni di devianza giovanile.
Nell’occasione, gli studenti hanno potuto conoscere le varie articolazioni dell’Arma dei Carabinieri, con la visione di un breve video che ha illustrato i compiti istituzionali e le funzioni quotidianamente assolte al servizio delle comunità e dei cittadini, scoprendo che i Carabinieri hanno tante specialità come i Carabinieri Forestali, NAS, RIS, GIS, Subacquei, Sciatori, ecc. e soprattutto quella che rappresenta la spina dorsale, ovvero l’Arma Territoriale, quella cioè, più vicina alla cittadinanza con le sue Stazioni e Tenenze.
L’incontro ha destato forti interessi ed ha attirato l’attenzione di tutti gli studenti che hanno vivamente partecipato con domande sempre più pressanti e dirette, anche in considerazione delle conseguenze penali e non che possono derivare da comportamenti illeciti. I Militari hanno sottolineato ai giovani che il primo passo per una vera cultura della formazione della legalità è la necessaria collaborazione tra la popolazione e gli operatori di polizia che può avvenire attraverso il numero d’emergenza 112 o con la richiesta d’intervento attraverso la Stazione Carabinieri competente territorialmente.