, due consiglieri comunali starebbero pensando di vederci chiaro sui documenti del comune in materia di edilizia residenziale. In tal senso, sarebbe già stata avanzata una precisa richiesta di accesso agli atti, che, presumibilmente, consentirà ai due di scandagliare con accuratezza ogni dettaglio e, quindi, portare all’attenzione pubblica determinate questioni. Cosa frullerà nella testa dei due componenti del Consiglio comunale? Nei prossimi giorni, certamente, potremo saperne di più: sta di fatto che se questo è accaduto significa che, con tutta probabilità, l’obiettivo è quello fare luce su alcuni aspetti evidentemente ritenuti poco chiari.
Le politiche di edilizia residenziale, specialmente se consideriamo la crisi senza precedenti che sta mettendo in ginocchio la nostra società sia dal punto di vista economico che sociale, dovrebbero rappresentare un’assoluta priorità per tutte le amministrazioni comunali. Quali sono, in estrema sintesi, i compiti degli enti municipali? Ricordiamo, a questo proposito, che ogni comune dovrebbe essere in possesso di una graduatoria aggiornata, vale a dire una vera e propria lista di attesa recante i nomi dei cittadini che hanno conseguito il diritto a vivere in un alloggio popolare. Grazie a questa classifica, ogni volta che la stessa amministrazione riesce a disporre di una unità immobiliare che risulta disponibile (perché liberata dai precedenti inquilini oppure perché di nuova costruzione) non deve far altro che scorrere la graduatoria e assegnare la casa a chi è più in alto nella lista. Va detto, inoltre, che in certi casi il comune può far ricorso ad alcune azioni, per così dire, di emergenza, che consentono di ‘bypassare’ la graduatoria ed assegnare alloggi detti ‘di riserva’ (qualora se ne possa disporre) a chi viene a trovarsi in condizioni di elevata criticità.
L’interesse dei consiglieri, dunque, potrebbe essere indirizzato a verificare che i procedimenti di assegnazione abbiano rispettato le regole.