“Con l’arrivo ufficiale della primavera e, speriamo molto presto, del sole, torna ad essere centrale l’argomento delle manifestazioni di tipo culturale e aggregativo che verranno (o almeno questa è la speranza) organizzate dal Comune di Sora. In questo senso, a raffreddare gli animi ci ha già pensato l’assessore al ramo Andrea Petricca, che si è affrettato a dichiarare che, al momento, non ci sono fondi disponibili per l’organizzazione della classica Estate Sorana.
All’assessore vorrei dire che, proprio per il ruolo che ricopre, i cittadini non possono accettare supinamente questa situazione. È compito del buon amministratore, infatti, adoperarsi per reperire i fondi e non semplicemente limitarsi a dire ‘non ci sono soldi’. Sottolineo, a questo proposito, che questi non debbono necessariamente provenire da finanziamenti pubblici, ma possono essere reperiti in altri modi, ad esempio tramite il coinvolgimento di iniziative private o associazioni.
Ma, mi permetto di consigliare all’assessore Petricca, esiste un modo, ancora più diretto ed incisivo, che consentirebbe di sbloccare una quota sensibile di denaro da reinvestire in questo campo: una sana e buona gestione della Cosa Pubblica, così da perseguire i principi di efficacia ed efficienza e favorire il suo buon andamento (come recita, del resto, l’Art. 97 della Costituzione Italiana).
Andando nel concreto, può immaginare, caro assessore, quanti fondi potrebbero essere recuperati attraverso una seria riorganizzazione del servizio di notifiche dell’amministrazione? Gli interlocutori principali dei comuni sono rappresentati, per circa il 90%, da altri enti, tecnici, professionisti: abbattendo il consumo di carta e francobolli e prediligendo la comunicazione telematica si potrebbe acquisire un grande risparmio che, ad una prima e generica stima, potrebbe aggirarsi tra i 10 e i 15mila euro all’anno. Una cifra non esagerata, certo, ma comunque un punto di partenza migliore rispetto allo zero da lei prospettato! Il consiglio che vorrei dare all’assessore Petricca, perciò, è quello di non fermarsi ad una inaccettabile dichiarazione di mancanza di fondi, bensì di interloquire, in questo caso, con il suo omologo alle finanze, al fine di reperire tra le pieghe del bilancio i soldi necessari per l’allestimento di un dignitoso programma di manifestazioni che, si badi bene, non è mai fine a se stesso, ma contribuisce a rivitalizzare un’economia cittadina sempre più boccheggiante”.
Enzo Petricca, consigliere comunale di Sora.