di Gianpiero Pizzuti
Dopo 20 anni una nascita ad Isola del Liri. Nel 1994 l’ultimo nato in riva al Liri a causa delle chiusure dei reparti all’ospedale civile di Isola del Liri e della Clinica Santa Teresa. Da allora sulla carta d’identità di ogni isolano il privilegio di veder scritto “nato ad Isola del Liri” non c’era più.
Da ieri mattina, però, una paffutella bambina di nome “Mia” ha, campanilisticamente, riscritto la storia dell’anagrafe isolana. Ma non è solo questo, perché l’evento apre una nuova frontiera, nessun ricovero, nessuna corsa in ospedale, il parto avviene a casa, come un tempo. La scelta di mamma Sara e papà Gianluca di veder nascere la loro secondogenita tra le mura del loro focolare è stata pianificata dal giorno in cui la giovane mamma è rimasta incinta, anche perché la legge lo prevede.
Dal 13 maggio 2014, infatti, partorire in casa è diventata un’occasione concreta, perchè la Regione Lazio ha fissato una tariffa per coprire le spese che deve affrontare chi sceglie di dare alla luce un bimbo tra le pareti domestiche.
Il rimborso è pari ad 800 euro :”Si chiama parto a domicilio – spiega la dottoressa Simona Pantanella che ha assistito al parto che insieme all’associazione “Il Nido” di Roma fanno parte del coordinamento regionale “parto a domicilio” – e ciò può avvenire se le condizioni della paziente lo permettono (gravidanza fisiologica) ed il lavoro principale è sulla prevenzione. La nascita di Mia è stata fantastica, bellissima, il parto è stato naturale”.
I nonni non sono neanche stati scomodati, hanno scoperto tutto ieri mattina :”C’eravamo sentiti per telefono – racconta nonna Enza – a tarda serata, sembrava tutto normale, poi ieri mattina siamo andati da mia figlia e c’era la bimba tra le sue braccia. Era nata alle 23,45 ma nessuno ci aveva avvisato, perché tutto era filato liscio e la mamma stava bene. Sono andata in comune all’anagrafe e l’impiegata ha voluto vedere da quando non si registrava una nascita ad isola del Liri, con sommo stupore abbiamo visto che era dal 1994”.
