PILLOLE DI ECONOMIA

IL DISTRETTO TURISTICO PER LO SVILUPPO LOCALE

Una delle forme territoriali attuali con carattere fortemente innovatore è la diffusione del Distretto Turistico, un nuovo modello organizzativo riguardante l’offerta dell’area geografica nel settore del turismo, che nasce prendendo a riferimento il modello del Distretto Industriale, come forma di cooperazione territoriale che abbia come fine lo sviluppo locale.

Il Distretto Turistico viene definito attraverso l’aggregazione di territori dotati di potenziali attrazioni turistiche espresse in modo omogenee e complementari. Infatti rappresenta un contesto geografico contraddistinto da un insieme di risorse di diversa natura (naturali, architettoniche, culturali) e potenzialità del territorio che tendono ad aggregarsi verso un unico obiettivo. Sappiamo che l’industria del turismo locale è costituita da piccole e medie imprese, principalmente a conduzione familiare, e da organizzazioni turistiche pubbliche o private che sostengono i processi di sviluppo del territorio, le quali tendono ad un’integrazione spontanea. Ecco dunque la formazione del distretto, come complesso di imprese e risorse turistiche localizzate all’interno di aree omogenee dal punto di vista territoriale, sociale, economico, culturale con tratto distintivo uniforme per l’erogazione di un prodotto turistico globale.

Il Distretto Turistico, seguendo un’ ottica di Destination Management, ha lo scopo di identificare un’area geografica in cui si riscontri un’offerta in grado di soddisfare i bisogni di un insieme di target di clientela che hanno scelto quel luogo come sede del proprio soggiorno.

Entrare a far parte di un Distretto Turistico significa dar vita ad una struttura operativa che attribuisca centralità ai processi di coordinamento e di integrazione tra i diversi attori, per il miglioramento costante del livello di offerta in grado di generare competitività e soprattutto garantire al territorio un elevato livello di sviluppo economico.