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DISSUASORI DI VELOCITA’, IL MINISTERO LI BOCCIA. E IL COMUNE DI SORA?

Che fine faranno le 20 cabine dissuasive della velocità che il Comune di Sora ha noleggiato nell’ambito del  Piano Nazionale di Sicurezza Stradale e che si apprestava a distribuire su alcuni punti nevralgici della viabilità cittadina?

Antonio Lubrano direbbe: la domanda sorge spontanea. L’argomento, di sempre cocente attualità, ha infatti avuto la ribalta, ieri sera, grazie alla popolare trasmissione televisiva ‘Le Iene’, che ha trattato il caso di alcuni comuni italiani che hanno fatto ricorso a questo metodo di contrasto all’eccessiva velocità stradale. Peccato che il sistema si sia rivelato fuori norma, sia per la mancata omologazione degli strumenti (peraltro non previsti dal Codice della Strada) da parte del Ministero dei Trasporti, sia perché  ‘strapagati’.

Facciamo i dovuti distinguo. Intanto, abbiamo accertato che la ditta vincitrice dell’appalto al Comune di Sora non è quella chiamata in causa dalle Iene. Poi va detto che l’ente municipale in riva al Liri ha scelto la forma del noleggio e non quella dell’acquisto, ‘incriminato’ dalla trasmissione televisiva per l’eccessivo costo sostenuto rispetto ai prezzi di mercato.

Tuttavia, non tutti i dubbi sembrano risolti, perché proprio oggi il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi (del Nuovo Centrodestra, vale a dire l’attuale collocazione politica del sindaco Ernesto Tersigni) ha affermato sul suo blog personale, ripreso da tutti i principali quotidiani nazionali, che i finti autovelox sono illegali (quindi dentro ogni installazione deve esserci realmente un autovelox) e, soprattutto, che un autovelox, in quei box, si può mettere solo per il tempo in cui si riesce a farlo presidiare da un vigile. Non solo: Lupi ipotizza che questi strumenti, anziché ottenere un effetto positivo, potrebbero addirittura costituire un pericolo per gli utenti della strada, rappresentando un ostacolo fisso, sebbene posizionato oltre la carreggiata.

Il Ministro, inoltre, si è premunito di chiedere la massima diffusione di questo parere negativo sui dissuasori di velocità, “Affinché le varie amministrazioni possano tenere conto delle considerazioni appena svolte nelle loro valutazioni che, peraltro, non dovranno prescindere da una valutazione complessiva della congruità della spesa, sia in termini specifici che sotto il profilo dei benefici conseguibili ai fini della sicurezza stradale”.

Da sottolineare che Lupi ha esplicitato quanto segue in merito ai dissuasori: “Non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada” e pertanto “Non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione”.

A questo punto, alla luce di quanto emerso nelle ultime ore, sarà interessante vedere come si muoverà il Comune di Sora.

Davide Baldassarra