La situazione politica cittadina sta precipitando: ormai un po’ tutti, oppositori, alleati e riferimenti non schierati chiedono a gran voce che il Sindaco si dimetta.
L’Amministrazione è nel caos più assoluto, priva di una guida reale e di una maggioranza politica che non ha esitato un solo attimo a bocciare alle elezioni provinciali il primo cittadino.
Dei suoi (pochi) consiglieri molti parlano ma, nel concreto, nessuno difende questo Sindaco che ha perso ogni e qualsiasi credibilità e, giorno dopo giorno, ora dopo ora, nel resistere attaccato alla poltrona, perde la sua dignità politica.
Quella dignità è oramai cosa sconosciuta anche per il PD provinciale, sempre più impegnato a placare le lotte interne invece di dedicarsi ai problemi della gente; vive la medesima situazione e rischia di fare la stessa fine, tirato a picco dall’abbraccio politicamente mortale di questo Sindaco che, attaccato solo alle amicizie del suo cerchio magico/tragico, resiste, resiste ed ancora resiste per non abbandonare “i suoi affetti”, non rendendosi conto che ogni ora brucia consenso, brucia la sua credibilità e quella del suo partito.
Sullo sfondo di questo cupo spettacolo c’è la città, ormai assoggettata ai capricci degli ultimi fedelissimi del Sindaco, l’amico del cuore e il fratello, e sempre più indebitata e prossima alla pronuncia di dissesto.
Se il PD, come siamo convinti, è un partito che rispetta le istituzioni e vuole bene a Sora metta fine a questa esperienza e convinca il Sindaco Tersigni, eletto con i voti del PDL, oggi Nuovo Centro Destra, a fare le valigie.