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DIGA, ZONE FRANCHE, CENTRO ANZIANI, RIFIUTI, ASFALTO, ROTATORIE E ALTRO: ROBERTO DE DONATIS UN FIUME IN PIENA

Dal consigliere comunale Roberto De Donatis, riceviamo e pubblichiamo:

Dopo aver letto i chiarimenti forniti dell’Assessore Di Pucchio, in risposta alle mie ultime esternazioni in Consiglio Comunale e le farneticanti dichiarazioni del Sindaco sulla diga del fiume Liri, sento il dovere di esprimere alcune considerazioni e di porre alcuni interrogativi.

Mi sembra opportuno evitare le diatribe elettorali e le provocazioni dell’esperto assessore, concentrando l’attenzione sul presente, sotto gli occhi di tutti: addetti ai lavori e semplici cittadini.

E allora sarebbe opportuno, piuttosto che aggirare gli ostacoli, andare dritto al centro dei problemi.

E’ vero o non è vero che, per le opere riguardanti la diga nel Liri, esiste un’informativa di reato penale redatta dalla polizia idraulica dopo il sopralluogo del 25 novembre scorso e all’attenzione della competente magistratura? E’ mai possibile che la differenza di un cm, come sostiene il Sindaco, sia l’unica difformità  in merito a quanto autorizzato e assentibile per i lavori della diga?

E’ vero o non è vero che i lavori nel centro storico sono fermi al palo da tre anni, con Direttori lavori e Responsabili del Procedimento, che si dimettono uno dietro l’altro, con la mancanza di una guida tecnica politica evidente, una variante approvata dalla Giunta e bocciata dal Genio Civile nel lontano settembre ancora in attesa di essere di nuovo variata?

E’ vero o non è vero che è stato autorizzato il centro anziani con costi esorbitanti per 20 anni a carico dei cittadini in evidente illegittimità, per non avere approvato la prescritta variante al Piano Regolatore su un terreno che era destinato ad altro?

E’ vero o non è vero che le ZFU sono un progetto realizzato dalla precedente amministrazione con la firma dell’allora ministro Scajola e oggi ripescato solo per fare qualche articolo sul giornale?

E’ forse falso che abbiamo chiesto un consiglio straordinario per la società Ambiente surl aperto anche alla partecipazione del presidente del CDA per capire quanto accade, visto che non siete stati in grado nemmeno di capire, come dichiarato in consiglio dallo stesso assessore, le ragioni di questi “ingiustificati” aumenti dei costi gestionali?

E aggiungo, come già fatto, non le sembrano esagerate le spese di circa 350.000 euro all’anno come costi amministrativi dell’ente per le varie attività connesse all’esazione del tributo sui rifiuti?

Non sono arbitrari e rimasti senza risposta i quesiti posti sui limiti quantitativi di alcune classi mereceologiche che sembrano creare presupposti diversi per alcune attività commerciali?

Non le sembra che l’aggettivo “voragine” sia il più indicato per decrivere la groviera dell’asfalto di gran parte delle arterie stradali di Sora?

Non le sembrano inadeguate le mini rotatorie con le mega piante di olivo che creano percorsi spesso impraticabili, come dimostrano le recenti peripezie di automezzi articolati nell’esercizio di normali manovre di guida?

Non le pare inopportuno pensare di andare in gara d’appalto per la concessione del servizio della Pubblica Illuminazione con costi supposti di circa 600.000 euro per 20 anni affidando un simile intervento con un semplice Audit Energetico, poco meno di un Preliminare per intenderci, come votato dalla maggioranza in Consiglio Comunale?

Potremmo continuare con domande, riferite a quello che state combinando, ma mi sembra opportuno limitarle alle questioni da lei accennate, certo che il limite del 2016 a me interessa esclusivamente in relazione ad una certezza: i cittadini di Sora vivono qui e non all’estero. Nonostante il grande dispendio profuso nella comunicazione di regime, i sorani non possono essere ingannati con le cartoline e non vedono l’ora di tornare nell’urna ad esprimere il loro pensiero.