Sono stati vandalizzati e strappati dalla base i giochi per bambini del Free Park, l’area verde attrezzata inaugurata solo lo scorso marzo, in via Cesare Terranova, a Frosinone.
Per l’ennesima volta, anche l’area giochi della Villa comunale è stata presa di mira dai vandali, che hanno danneggiato le strutture pensate per lo svago dei più piccoli.
L’ufficio manutenzioni, coordinato dall’assessore Angelo Retrosi, è intervenuto immediatamente per mettere in sicurezza l’area danneggiata, mentre la Polizia locale del capoluogo sta conducendo le indagini per risalire ai responsabili; già acquisite anche le immagini della videosorveglianza.
“Danneggiare una struttura all’interno delle aree pensate per i più piccoli, equivale a privare una bimba o un bimbo del diritto al gioco – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli – Un’azione odiosa, quella perpetrata da vandali, che va a ripercuotersi negativamente sui bambini e le loro famiglie, ‘colpevoli’ solo di voler usufruire degli strumenti di svago e socializzazione a disposizione dell’intera comunità. Sarà proprio la comunità, peraltro, a dover sostenere i danni materiali provocati da alcuni: le operazioni di riparazione dei giochi necessiteranno di un costo, per le casse comunali, che si aggira sui 25.000 euro, dal momento che ogni dispositivo che preveda l’utilizzo dei più piccoli è, naturalmente, oggetto di procedure più lunghe e complesse per assicurarne la maggiore sicurezza. I giochi danneggiati, infatti, non saranno semplicemente sostituiti, ma dovranno essere ricollocati unitamente alle specifiche superfici antitrauma, eliminando giunture o collegamenti deteriorati o distrutti dai vandali. Considerando che il Free Park è stato inaugurato solo pochi mesi fa, ben si comprende come il costo da pagare, da parte della collettività, a causa della scelleratezza di alcuni, sia davvero alto. So di interpretare il pensiero dei cittadini frusinati – ha concluso il sindaco Mastrangeli – appellandomi all’alto senso civico di tutti: il patrimonio pubblico appartiene a ogni singolo componente della nostra comunità. Rispettandolo, renderemo un servizio alla collettività e permetteremo, a una bambina o a un bambino, di poter trascorrere qualche ora di gioco e socializzazione, serenamente, con la propria famiglia”.