Il Cratere di Eufronio è tornato a torna a casa. Si tratta dei più famosi reperti attici, l’opera è stata trafugata più di quarant’anni fa e poi comprata, ricomprata ed esposta: oggi è di nuovo a Cerveteri. Eufronio, uno dei più autorevoli maestri dell’arte greca tardo arcaica, aveva realizzato il Cratere per accompagnare nella sua ultima dimora terrena un esponente dell’aristocrazia etrusca.
L’opera è stata trafugata, rivenduta ed esposta: la storia e “i passaggi” del Cratere. Nel 1971 un gruppo di “tombaroli” ha portato via il Cratere da uno scavo clandestino all’interno della necropoli di Greppe Sant’Angelo a Cerveteri. È così che ha avuto inizio il lungo e tortuoso percorso dell’opera, che prima è stata acquistata da un mercante italiano, poi è passata nelle mani del trafficante internazionale Emanuel Robert Hecht e alla fine è stata venduta al Metropolitan museum di New York, per un milione di dollari.
Un’opera simbolo della lotta contro i predatori dell’arte. La vendita del Cratere di Eufronio ebbe grande eco su tutta la stampa mondiale, e provocò un vero e proprio assalto alle necropoli anche a causa della cifra a cui fu venduto. Grazie al lavoro della Sopraintendenza, della Procura e dei Carabinieri nel 2008 il Metropolitan museum di New York ha restituito il reperto.