Da Rodolfo Damiani riceviamo e pubblichiamo:
” Sul gradimento del nuovo corso del Museo, credo di aver portato argomentazioni condivisibili e mi radicano ancora di più nella mia convinzione le serate e i contenuti programmati.
Per palati da Escoffier, martedi 16 , la dott.ssa Cerqua e l’Assessorato alla cultura, secondo il criterio Aristotelico di uno spettacolo, cioè Unità di tempo, di luogo e di azione hanno decantato una total immersion nella Grecia nel post Pericle , un incontro con gli Artisti di Strada guidati dal “Capocomico” Guglielmo e la visita alla sala del Museo in cui sono raccolti i reperti provenienti dal sito archeologico dove si erge la Cattedrale .
Il Chiostro del Museo, in veste di Agorà o di Accademia, ha ancora una volta offerto una sede adeguata ai nuovi programmi e si rivela sempre più un ambiente ideale polifunzionale, allo stesso tempo tempio,palcoscenico e curia.
La parte del leone , senza alcun dubbio, la ha fatta il prof.Cristiano Scagliarini.
Non avevamo alcun dubbio sul suo livello, essere Docente di Greco e Latino al Liceo Giulio Cesare di Roma è più che una stella al merito della cultura , vuol dire essere tra i migliori, in un contesto di Licei prestigiosi quali il Tasso, l’Albertelli, l’Augusto, il Mamiani, il Seneca e tutti con docenti selezionati con scrupolo e severità.
Alla preparazione diremo professionale e agli approfondimenti dovuti ad una ricerca scientifica puntuale, la nostra guida nella Grecia della Commedia aggiunge una forma scorrevole e una dizione dai toni di chi legge interpretando.
Ottimi i testi scelti a sostegno delle argomentazioni che poneva il testo letterale, tutte di sconvolgente attualità e di una concezione moderna dell’azione scenica; a mio avviso abbiamo vissuto una pagina di storia,di letteratura,di politica e di cultura che difficilmente potrà ripetersi. Credo che gli intellettuali di Sora abbiano perso una occasione.
Guglielmo, viene direttamente dalla storia, dai fescennini, dai baccanali, dai lupercali, dalle giornate al contrario del medioevo, dai clerici vagantes, dal teatro dell’arte, dai circhi equestri, da coloro che con dignità accettavano un contributo per l’arte facendo spettacoli per le strade.
Guglielmo è tutto questo, i suoi sono tutto questo e lo vedremo a Sora; spiegate però che chi ci fa divertire pone sul piatto 8000 anni di cultura della arti sceniche.
Credo che non possiamo concludere che dicendo “ Il nuovo, nei metodi e nelle idee, l’antico, arte e storia, ci fanno intravedere un futuro di eccellenza per la CULTURA a Sora”.