Alle ore 11 di questa mattina, in Afragola (NA) i militari della Compagnia di Anagni hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di D’AMORE Alfredo 56enne di Afragola indagato per ricettazione, porto d’armi e rapina in concorso in danno dell’ufficio postale di Acuto.
In quella circostanza, cioè il 1° luglio 2017, i tre malviventi, aspettarono l’arrivo del furgone portavalori che doveva consegnare il denaro contante per il pagamento delle pensioni. Dopo la consegna i tre malviventi, a bordo di una Fiat Uno rubata la sera precedente a Ferentino, facevano irruzione all’interno dell’ufficio postale indossando passamontagna e, previa minaccia con coltelli, si impossessavano non solo delle due sacche consegnate dai vigilanti del furgone portavalori ma anche del denaro liquido che era nelle casse dandosi alla fuga. Alcuni anziani accusarono dei malori.
I Carabinieri di Anagni attuavano immediatamente il piano antirapina e, poco dopo, rinvenivano la Fiat Uno abbandonata sulla Strada Provinciale 157. Le iniziali difficoltà dovute al malfunzionamento delle telecamere di sorveglianza dell’ufficio postale venivano superate grazie all’ininterrotto lavoro dei militari, i quali attraverso l’attento esame delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del Comune di Acuto constatavano dei movimenti sospetti del conducente di una autovettura tipo Jeep che, prima della rapina, aveva fatto una ricognizione dei luoghi. L’auto era una De Regibus 5 di cui non si riusciva ad identificare alcuno dei 7 numeri della targa.
Attraverso un delicato lavoro di ripulitura del “frame” delle immagini delle telecamere di video sorveglianza posto in essere dai colleghi del RACIS di Roma, i quali riuscivano ad evidenziare le prime due lettere, iniziavano le indagini da parte dei Carabinieri di Anagni. E’ stato necessario fare uno screening di migliaia di autovetture e, grazie ad un meticoloso e paziente esame, è stato possibile evidenziare diverse anomalie che hanno permesso di concentrare l’attenzione sulle autovetture De Regibus 5. Quindi attraverso la richiesta alla società “DR automobiles” con sede ad Isernia, si riuscivano a “tracciare” tutte le autovetture acquistate in Italia per poi fare uno screening delle stesse. La sorpresa è stata quella di individuare un’auto simile a quella che aveva fatto una ricognizione a Roma e, attraverso servizi di pedinamento, si è scoperto che il proprietario, pur residente nella Capitale, era di fatto domiciliato ad Anagni. Persona che non aveva mai avuto alcun problema con la giustizia. Si scopriva, quindi, che detta autovettura era spesso guidata dalla sua compagna Sonia PARRINELLO che vive ad Anagni. Pertanto, attraverso indagini tecniche, pedinamenti, osservazioni e controlli, si riusciva a scoprire che gli autori della rapina ad Acuto, che aveva loro fruttato oltre 100.000,00 euro, erano (PARRINELLO Sonia – napoletana del 1970 trapiantata in Anagni – che aveva il compito di fare l’autista ed attendere i complici a bordo della macchina pulita, ROSMINO Antonio – nato ad Afragola nel 1975 con pregiudizi di polizia per furto, ricettazione in materia di stupefacenti, oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, violazione delle misure della sorveglianza speciale e rapina – e TOMA Edmir – albanese del 1992 domiciliato nella Città dei Papi – con pregiudizi di Polizia per furto, ricettazione in materia di stupefacenti, lesioni e rapina).
Il 28 luglio scorso fu necessario che il Pubblico Ministero dottor Adolfo Coletta emettesse il provvedimento di fermo di indiziato di delitto in quanto i quattro malviventi si stavano organizzando per commettere a giorni una rapina, anche con l’uso di armi da fuoco, negli uffici postali di Anagni e Serrone.
In quella circostanza furono arrestati PARRINELLO Sonia, ROSMINO Antonio e TOMA Edmir e nel corso delle perquisizioni domiciliari fu rinvenuta la somma complessiva di Euro 12.000,00 in denaro contante e, celata all’interno dell’abitazione di PARRINIELLO Sonia, una pistola Beretta con relativo munizionamento risultata oggetto di furto commesso nel gennaio 2015 a Maddaloni, tutto sottoposto a sequestro.
Le indagini mai interrotte hanno portato ad identificare l’ultimo correo che partecipò alla rapina “D’AMORE Alfredo“ che nella giornata odierna è stato rintracciato ed arrestato nel centro di Afragola (NA), in ossequio all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. BRACAGLIA MORANTE, e dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale a disposizione dell’A.G..
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