AL VIA LE ASSEMBLEE NEI COMUNI CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA DA PARTE DEI SINDACATI FP CGIL FROSINONE/LATINA E UIL FPL FROSINONE IN VISTA DELLA MANIFESTAZIONE DEL 19 OTTOBRE
La FP CGIL Frosinone/Latina e la UIL FPL di Frosinone hanno indetto una serie di Assemblee unitarie nel territorio della provincia di Frosinone per discutere del prossimo referendum sull’autonomia differenziata, che si spera possa portare all’abrogazione della legge approvata pochi mesi fa, osteggiata da entrambe le sigle che hanno attivamente partecipato alla mobilitazione nazionale di raccolta firme ed ha portato ad un milione e duecentomila firme raccolte in meno di due mesi. Secondo le due sigle sindacali, si è trattato di uno sforzo enorme di coesione nazionale che è nato dalla volontà di opporsi ad una legge che mina le basi stesse del Nostro Stato e della Nostra Costituzione, depauperando il potere centrale di competenze declinate poi al potere regionale col rischio di aumentare ulteriormente le conseguenze già visibili del neocentralismo regionale amplificando ancor di più la diversità nei servizi essenziali resi a seconda della regione di appartenenza, che crea una frammentazione costante, ed annulla l’equità fra i cittadini nel territorio nazionale.
La FP CGIL Frosinone/ Latina rappresentata dalla Segretaria con Delega Maria Carmen Falstaffi e la UIL FPL rappresentata dalla Segretaria con delega Irene Meloccaro (in foto), intendono arrivare a tutti i lavoratori degli enti locali, ad iniziare dai comuni di Frosinone, Ferentino, Sora, Cassino, Pontecorvo, Anagni, Alatri (per toccare i principali Comuni dei vari distretti della Provincia) in modo da raccontare cosa succederà davvero sul nostro territorio, quali saranno le ripercussioni economiche/sociali e, soprattutto, in quanto segretarie con delega agli enti locali, le ripercussioni negli enti locali, sia dal punto di vista salariale che di competenze e responsabilità dei lavoratori.
Le ripercussioni economiche e sociali a cui assisteremo sul territorio nazionale, saranno amplificate nella nostra Provincia già penalizzata dalla non inclusione nella zona ZES, osservano le segretarie Provinciali.
Le ripercussioni negli Enti locali, continuano unitariamente le Dirigenti sindacali, si tradurranno in un aggravio di lavoro (constatato che la L. 86-2024 sull’autonomia differenziata all’art. 6 prevede l “Ulteriore attribuzione di funzioni amministrative a enti locali”) non compensato da un aumento salariale per la maggior prestazione resa dalle lavoratrici e lavoratori già penalizzati dalla scarsità delle risorse messe a disposizione dal Governo nelle trattative in corso sul rinnovo dei nostri Contratti collettivi, “neppure sufficienti a garantire lo stesso potere d’acquisto” dei precedenti contratti .
Il tutto in una cornice di carenza di personale, dovuto dal rinnovo generazionale, con pensionamenti non sostituiti da nuove assunzioni.
I dipendenti degli enti locali, in una provincia che ha perso il 60% della forza lavoro negli ultimi anni, con estremo sacrificio portano avanti in uno o due persone, attività che prima si gestivano il 10 o addirittura 20 persone: non si può accettare che si continui ad infliggere su di loro la pena della narrazione di uno Stato che vuole farsi forte ( per finta) con una narrazione di libertà e potenza che è appunto, solo parole ma che nei fatti è la disfatta della nostra Costituzione: il 19 saremo in Piazza per difendere Salario, Diritti, e Occupazione. Chiediamo il Rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali e non la possibilità sciagurata che vengano regionalizzati: l ‘autonomia compromette l’universalità dei servizi e la dignità lavorativa.
FP CGIL FROSINONE LATINA
UIL FPL FROSINONE