Una coppia di anziani coniugi, stanca delle violenze continue e ripetute poste in essere dal figlio e dalla compagna 27enne di lui, in seguito alle insistenti richieste di denaro finalizzate all’acquisto di sostanze stupefacenti, decide di sporgere querela presso il Commissariato cittadino.
I denuncianti riferiscono che il figlio, di 48 anni, dopo la dimissione da una comunità di recupero per tossicodipendenti, dove è rimasto per circa tre anni, ha fatto ritorno presso l’abitazione genitoriale portando con sè una ragazza.
Sin da subito però, il ménage familiare si rivela insostenibile, con il verificarsi di numerosi e gravi episodi di violenza fisica, psichica e verbale nei confronti degli anziani genitori che venivano obbligati a consegnare alla giovane coppia soldi, per l’acquisto di sigarette e psicofarmaci.
Negli ultimi giorni gli interventi effettuati da personale della Squadra Volante del Commissariato presso l’abitazione dei due anziani coniugi aumentano esponenzialmente.
Ormai esauste, le due vittime decidono di chiudere le porte della loro abitazione a figlio e nuora, preoccupate per la loro incolumità fisica, ricevendo, nel frangente, anche minacce di morte.
Personale del Commissariato è costretto ad intervenire nuovamente.
Da accertamenti effettuati emerge che la giovane donna si era già resa responsabile di atti di violenza, mentre il suo convivente aveva pregiudizi in ordine ai reati di furto, violazione della legge sugli stupefacenti, evasione, possesso ingiustificato di valori, danneggiamento, maltrattamenti in famiglia, nonché risultava già sottoposto alla misura di prevenzione dell’Avviso Orale dello scorso mese di febbraio a causa della sua spiccata pericolosità sociale.
Il 48enne e la 27enne sono stati pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria per maltrattamenti in famiglia e violenza privata.