POLITICA

Con la destra alle provinciali, con la sinistra alle regionali

Si mormora che l’accordo tra il presidente uscente dell’amministrazione provinciale Antonio Pompeo – esponente di punta del Pd – e Fratelli d’Italia sia cosa fatta.

Ieri alle 12 era in programma l’incontro sul cui esito affiorano indiscrezioni che confermano la stretta di mano. Ciò sta suscitando forti perplessità anche fra coloro che finora vengono etichettati come sostenitori del sindaco di Ferentino. Figurarsi nella parte dei democratici che certo non sta con Pompeo. Quest’ultimo rischia di perdere la purezza politica, di mandare in soffitta la coerenza, rischia cioè di passare come colui che alle provinciali sta insieme alla destra e alle regionali si candida a sinistra. E tutto in pochi mesi. Sarà per questo che più di qualcuno lo sta mollando, anche nel sorano ed in Valle di Comino, nella media Valle del Liri pure. Con ripercussioni anche a nord ed a sud della Provincia.

Sindaci ed amministratori locali sono disorientati dalla ‘arguta’ mossa. Temono ripercussioni nelle loro amministrazioni, parte delle quali sono già in fibrillazione. Come ad Arce, per esempio lampante, il cui sindaco Luigi Germani viene indicato come il candidato alla Provincia del presidente uscente e della ‘fratellanza’.

Qui, non è un mistero, c’è chi guarda tutto a sinistra, chi invece guarda alla Lega e chi a Fdi. Tradotto: tre fronti. Il mancato sostegno unanime al sindaco potrebbe quindi minare la stabilità della sua maggioranza, che già non è molto solida. E pare davvero strano che una vecchia volpe come Germani stia mettendo a rischio il suo Comune, che dovrebbe venire prima di tutto e tutti.

Mancano ormai pochissimi giorni alla presentazione delle candidature. L’attività per la raccolta delle firme a sostegno dei candidati è frenetica. Aggiustamenti non possono essere esclusi, così come clamorose novità.

zip