Si è conclusa domenica 16 dicembre la settimana dedicata all’archeologia sperimentale che ha visto impegnati nel laboratorio didattico “Dall’argilla al vaso”, reso possibile grazie ad un finanziamento da parte della Regione Lazio (Legge Regionale 24 novembre 1997 n. 42 concernente “Norme in materia di beni e servizi culturali del Lazio”) ed alla sensibilità e disponibilità del Comune di Sora.
Al laboratorio, svoltosi presso il Museo della Media Valle del Liri, hanno partecipato tutti gli alunni delle quinte classi della scuola primaria degli Istituti Scolastici di Sora.
L’archeologia sperimentale (disciplina che tenta di verificare sperimentalmente, cioè in maniera riproducibile e misurabile, le tecniche costruttive e di fabbricazione antiche, la durata di manufatti ed edifici così prodotti, l’organizzazione del lavoro e sociale necessaria per arrivare a quei risultati) ha suscitato un grande interesse nei bambini che, dopo aver assistito ad una coinvolgente lezione riguardo le fonti archeologiche, si sono potuti cimentare direttamente nella foggiatura dei vasi secondo le tecniche antiche e nella costruzione di una fornace per la cottura degli stessi realizzata in mattoncini di argilla e paglia, materiali diffusi in età pre-protostorica.
A chiusura del laboratorio, sabato mattina, tutti i bambini accompagnati dalle loro maestre sono tornati nuovamente al Museo per assistere all’accensione della fornace ed alla cottura dei manufatti da loro stessi realizzati.
Dopo aver introdotto nella fornace gli oltre duecento vasetti foggiati dai piccoli “archeotecnici”, gli archeologi hanno eseguito una sperimentazione legata alla cottura della ceramica secondo le procedure utilizzate seimila anni fa, accendendo il fuoco e riuscendo a portare la fornace a circa 800°, temperatura necessaria per la cottura del vasellame.
Domenica mattina una piccola folla di curiosi ed appassionati ha assistito al dissotterramento degli oggetti realizzati in terracotta, che i bambini, accompagnati dai loro genitori, hanno poi potuto ritirare presso il Museo.
Il laboratorio ha riscosso un grande successo tra i partecipanti, che per una volta sono stati protagonisti e non spettatori passivi nell’apprendimento di alcuni aspetti della nostra storia più antica. I bambini, infatti, sono divenuti piccoli sperimentatori, ed hanno avuto la possibilità di formulare osservazioni e ipotesi di ricostruzione, di manipolare oggetti e strumenti antichi, di applicare le nozioni ricevute e di riflettere sui risultati e sugli errori attraversando, in tal modo, le tappe dell’evoluzione culturale e sociale umana.
E’ stata, inoltre, una bella occasione per avvicinare al Museo bambini e adulti e per far conoscere, grazie anche alla disponibilità di visite guidate, l’importante patrimonio storico-archeologico del nostro territorio.