Una lettrice di Soraweb, residente nella zona di Compre Alte, ci ha inviato il suo accorato appello, condiviso con tutti gli abitanti della contrada. Da oltre quattro mesi, nonostante le numerose richieste inviate in merito, queste persone sono praticamente rimaste senz’acqua. Un calvario, il loro, che, a quanto sembra, ancora non trova una soluzione definitiva. ‘L’Acea Ato 5 non risolve i nostri problemi e nessun altro organismo ci tutela. Possibile che oggi, in Italia, si debba sempre rivolgersi ai programmi televisivi per essere ascoltati?’ Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dalla nostra lettrice, che getta un’ulteriore ombra (se mai se ne fosse ravvisato il bisogno) sulla gestione di un bene primario come l’acqua. L’auspicio, naturalmente, è che qualcuno intervenga a tutela dei cittadini delle Compre Alte e dei loro sacrosanti diritti. Qui di seguito pubblichiamo la lettera inviataci.
“Da più di 4 mesi in località Compre Alte l’acqua non arriva. Mentre le tubazioni colabrodo perdono migliaia di litri al secondo lungo il tratto “Baffetta Macchiozza – Compre alte”, con allagamenti e dissesti stradali, gli abitanti della zona non hanno acqua. L’unica soluzione per loro è recarsi presso fontane pubbliche e riempire contenitori. Intanto le bollette continuano ad arrivare, con cifre anche alte, a seguito di aria nelle condotte. Un tecnico ci spiega: le tubazioni del nostro acquedotto funzionano a pressione, ossia in tubazione circola SOLO acqua ad elevata pressione, in assenza di aria.
Quando purtroppo i tratti sono interessati da fori, a seguito dell’assente manutenzione, l’acqua precedentemente ad elevata pressione viene spinta fuori dalla tubazione, disperdendosi. A seguito dell’interruzione del flusso idrico la condotta nel frattempo si è svuotata di acqua e riempita di aria, va da se che nel momento in qui il sistema torna in funzione, l’acqua che arriva spinge con se l’aria, ne consegue che i contatori degli interessati “girano” senza avere però l’adeguato flusso idrico che permette di far arrivare l’acqua ai rubinetti. Dal primo momento in cui i cittadini di Compre Alte si sono resi conto del disservizio, parliamo quindi di Giugno, ad oggi, con cadenza giornaliera, sollecitano gli operatori dell’Acea affinchè s’intervenga per ripristinare il servizio minimo garantito per legge. La situazione è diventata veramente paradossale, gli operatori dell’Acea rispondono con testuali parole: “belli i tempi in cui l’acqua non vi mancava, vero? Ora dovete accontentarvi.”
Però gli stessi si sono lasciati sfuggire incoscientemente commenti tecnici sul caso. Dicono infatti che non si tratti di carenza d’acqua perchè l’acqua c’è, (e lo testimoniano anche gli stessi abitanti che vivono nella zona da trent’anni e più, i quali non hanno mai lamentato un disservizio così prolungato) bensì la decisione da parte dell’ ente gestore di interrompere durante la settimana, per più giorni consecutivi, il flusso idrico per questa zona, dove le utenze in questo caso sono circa dieci, e di dirottare l’acqua verso zone in cui le utenze lievitano; soluzione economica per l’ente che senza spendere un euro per migliorare il servizio idrico adeguando l’acquedotto, riesce a far tacere zone più popolose che reclamavano acqua.
Dunque:CHE GESTIONE E’ MAI QUESTA? Gli abitanti commentano: “da cittadini ci vergogniamo di appartenere a questa società, dove un bene prezioso come l’acqua viene indegnamente gestita da un’ ente che paga i propri dirigenti migliaia di euro, con le nostre bollette, e non riesce a garantire un minimo servizio per tutte le utenze. Il fatto ancora più grave è che noi cittadini, di fronte a queste situazioni, siamo impotenti, non abbiamo nessun organismo che ci tutela. Dunque cosa si può fare per avere un minimo di attenzione? Rivolgerci sempre a programmi televisivi che svelano gli intrallazzi generazionali che vi sono sotto? A voi la risposta”.
Lettera firmata.