Da Carla De Caris – Responsabile Ufficio Stampa della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora – riceviamo e pubblichiamo:
La Globo Banca Popolare del Frusinate Sora festeggia le 100 gare in Serie A di Claudio Paris. Domenica contro Matera lo schiacciatore romano scenderà in campo per la sua centesima gara ufficiale nei campionati di Serie A2 dove ha esordito nel 2010 con la maglia del Club Italia e dove ha continuato a far sentire la sua presenza fino a toccare questo grande traguardo che in maglia sorana potrà migliorare domenica dopo domenica.
Paris può festeggiare anche un altro record personale, i 500 attacchi vincenti in regolar season: dei 588 punti totali messi a segno infatti, 499 sono le schiacciate perfette, 44 gli ace e 45 i muri.
“La mia prima partita in Serie A – racconta Claudio Paris -, l’ho disputata il 17 ottobre 2010 con la maglia del Club Italia a Vigna di Valle contro la Marcecaglia Ravenna di coach Babini e soprattutto del mio compagno Salgado. Sono entrato in battuta e poi ho difeso l’attacco in primo tempo proprio di Hiosvany. L’emozione è stata grandissima amplificata anche dal fatto di esordire davanti a tutta la mia famiglia presente come sempre sugli spalti di ogni palazzetto, il pubblico delle grandi occasioni”.
Da quel giorno Claudio ha continuato a vivere emozioni forti ovviamente tra gli alti delle vittorie e bassi delle sconfitte, ma soprattutto tra le difficoltà che la vita ti mette davanti. Ha camminato dritto per la sua strada vivendo anche di pancia gara dopo gara e stagione dopo stagione, perché lui è uno di quelli forti dall’animo sensibile.
“Quando ho iniziato a giocare la pallavolo che conta, questo traguardo non lo avrei mai immaginato e poi, a un certo punto della mia carriera, non avrei mai pensato di raggiungerlo. Sono nato in una realtà pallavolistica come quella di Anguillara e lì come massima aspirazione avevo la serie C. Ho aspettato, ho sperato, c’ho creduto, e ora questo traguardo è reso ancora più importante dal mio essere partito dal basso senza avere alle spalle un settore giovanile importante che mi potesse dare basi finalizzate alla serie A e soprattutto che potesse aprirmi strade verso la cadetteria.
Cento partite in serie A sono tante e mi inorgogliscono. La cosa che mi rende ancora più felice è di poter festeggiare il traguardo con la maglia del Sora e di poterlo condividere con gli affetti più cari, la mia famiglia, la mia fidanzata Margherita, persone che mi sono state accanto in ogni momento soprattutto quelli più difficili come lo scorso anno ad Avellino quando ho vissuto la mia tragedia sportiva e umana. Mi mancherà sicuramente mio fratello Matteo che per giocare a pallavolo è dovuto emigrare nella serie A greca, a Salonicco, e questo mi fa un po’ sorridere perché a mio avviso lui avrebbe potuto giocare a mani basse nel nostro campionato. Matteo è stato ed è fondamentale nella mia vita: mi ha portato lui in questo fantastico mondo della pallavolo perché ci ha creduto prima di me, e mi ha fatto appassionare diventando poi il mio primo tifoso. Lo prendo spesso a modello soprattutto per le sue capacità mentali e caratteriali dov’è sempre bello solido. Io invece in campo quando mi carico sono abbastanza esuberate mentre al contrario quando non gioco al meglio tendo a colpevolizzarmi. Matteo mi incita e mi sprona sempre, anche da lontano da dove continua a essere per me importante e fondamentale”.
“La gara numero 99 invece non è andata bene e non è stata sicuramente emozionante come la prima. I numeri dicono che la mia prestazione è stata buona ma per me parla il risultato. La pallavolo, il mio lavoro, la mia passione, è uno sport di squadra e alla fine la mia Globo ha perso contro Cantù. È ovvio che preferisco giocare bene e tutte le volte scendo in campo per farlo come del resto i miei compagni, ma si vince e si perde. A Cantù è stata una partita dai due volti, nei primi due set siamo stati in partita mentre poi è arrivato lo sfortunato episodio dell’infortunio a Hirsch. Cacciatore nell’immediatezza del cambio è stato molto bravo nella sostituzione però alla fine la gara è stata falsata da questo infortunio. Ovviamente tutto questo non deve essere un alibi perché noi dobbiamo essere forti in ogni situazione”.
100 gare in serie A e 500 attacchi vincenti sono traguardi e record personali molto importanti e dunque vanno festeggiati come si deve. Per questo Claudio non potrà tirarsi indietro dal portare ai suoi compagni nell’allenamento post gara il prossimo martedì, le famose “paste”. Ma prima ad attenderlo ci sarà l’abbraccio dei suoi affetti più cari.
“Io vorrei festeggiare con una bella vittoria, che sarebbe la cosa più importante sia ai fini della nostra classifica che a livello mentale. Matera sarà un ostico avversario in quanto a mio avviso è una delle squadre più attrezzate. Per il momento ha dato fastidio a tutte le prime della classe ma credo che alla fine la in alto ci sarà anche lei. Dal canto nostro questa settimana cercheremo di recuperare dai vari acciacchi e allenarci bene per poter scende in campo al meglio puntando alla vittoria. Rispetto il mio avversario Matera ma dobbiamo vincere, e per farlo cercheremo di sfruttare al massimo tutte le cose a nostro favore a partire dal PalaGlobo dove con l’aiuto del pubblico possiamo fare grandi cose. Grandi cose possiamo farle anche grazie a questa squadra e a questo allenatore. Non so se vado in controtendenza ma secondo me il gruppo ancora si deve amalgamare a livello tecnico-tattico, umanamente invece ci abbiamo messo poco a unirci. Durante il gioco alle volte dovremmo rimanere più coesi ma credo sia una cosa abbastanza normale perché fa parte di quei meccanismi che si acquisiscono con il tempo. Coach Soli a me piace molto, essendo giovane è ambizioso e ha molta voglia di fare e soprattutto ha la competenza per farlo acquisita nelle sue esperienze pallavolistiche passate. Mi piace molto anche sul lato umano, è una persona schietta come me e quando mi confronto con lui non faccio alcuna fatica”.
“Tornare a Sora è stata una scelta di cuore, ho sempre creduto che la mia strada dovesse essere qua. Lo scorso anno per varie dinamiche ho dovuto fare una deviazione che mi ha fatto soffrire un po’ perché pensavo di aver dimostrato qualcosa e alla fine è stato così. Ora sono qui e tornare è stato bello ed emozionante. Tornare al PalaGlobo mi ha fatto ritrovare la scarica di adrenalina giusta e ci tengo a fare bene davanti al pubblico sorano. L’ambiente è diventato di casa per me e spero di rimanere il più a lungo possibile, è una mia ambizione”.
Una volta raggiunto il traguardo e averlo onorato come si deve il passo successivo potrebbe essere quello di porsi un nuovo obiettivo ma Claudio ancora non ci ha pensato:
“Mi auguro solo di doppiare il record giocando altrettante gare in serie A e magari festeggiarle nuovamente con la maglia del Sora in uno scontro di Serie A1”.
La centesima gara ufficiale di Claudio Paris sarà quindi quella di domenica al PalaGlobo contro la Domar Matera e potremmo viverla tutti assieme a lui e alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora per festeggiarlo come si addice a un atleta e uomo del suo calibro.