Si è svolto domenica u.s. sull’autodromo di Misano Adriatico, il Classic Weekend, appuntamento d’eccellenza per le moto d’epoca. Nel ricco programma dell’evento, la parte del leone era senz’altro la quattro ore di endurance in notturna che si è disputata sabato sera. Alla gara hanno preso parte anche due equipaggi con piloti del M.C. Franco Mancini 2000. Si tratta dell’equipaggio del Techno Racing Team, composto da: Mauro Di Sarra, Davide Gesuale e Danilo Notarantonio, l’altro equipaggio quello della Parravano Corse invece era composto da: Daniele Parravano, Giovanni Caschera e Antonio Di Carlo, entrambi gli equipaggi in sella a delle Kawasaki rispettivamente 750 e 1100cc. La gara nonostante tutti gli scongiuri del caso, è stata caratterizzata dalla pioggia, che è iniziata a scendere sul circuito già dalle quattro di mattino di sabato e senza mai arrestarsi ha continuato fino al giorno successivo.
La gara è iniziata alle 18.00 e dopo quaranta minuti iniziavano i pit stop, entrambe le compagini ciociare optavano per la tattica di non effettuare il rifornimento nella prima sosta e si limitavano al cambio pilota, questa si rivelava una scelta azzardata per la Parravano Corse, ma la dea bendata ci metteva una pezza e Parravano e riusciva seppure con qualche patema d’animo ad arrivare al box per fare rifornimento e cambio pilota, mandando in pista di nuovo Caschera Giovanni. Per il Techno Racing Team, dopo il primo turno effettuato da Di Sarra , sostituito poi da Gesuale era ora la volta di Notarantonio di scendere in pista o piscina che dir si voglia.
Si andava avanti così fino alla terza ora abbondante di gara, quando mancavano oramai dieci minuti al termine, arrivava la svolta, difatti la kawasaki 1100 del Techno Racing Team pilotata in quel momento da Notarantonio, rompeva la catena di trasmissione costringendolo a gettare la spugna a pochi minuti dalla bandiera a scacchi. Alle 21,55 la Parravano Corse passava in testa alla gara, con Caschera alla guida che riusciva a prendere qualche decimo sul diretto avversario, iniziava così l’ultimo giro della gara, un crampo però costringeva Caschera a mollare per un attimo l’accelleratore permettendo all’avversario di affiancarlo, arrivavano sul traguardo fianco a fianco e dopo quattro ore di corsa la Parravano Corse perdeva la corsa per soli 85 millesimi di secondo. Era comunque un risultato di tutto rilievo reso più importante anche dal fatto che a Caschera andava anche il premio per il giro più veloce della gara. Seppure con diverse sfaccettature è stata una gara molto impegnativa disputata interamente con pioggia battente e che ha messo a dura prova piloti, moto e tutti gli uomini dell’assistenza.