Riceviamo e pubblichiamo:
La terza tappa conclusasi nella giornata del 9 aprile fa acquisire a tutto il ciclo delle tappe del veleni tour un significato completo e un senso di compiutezza per tutti i partecipanti. Tutti quelli che ci hanno seguito dopo aver visto quanto succede da Anagni a San Vittore hanno compreso che tutto è partito da un progetto di sfruttamento dissennato di un territorio che paga l’idea di 100 anni fa di convertire una zona dedita all’agricoltura e al rispetto del patrimonio in una zona strategica per l’industria militare.
Gli stabilimenti nati nei primi del Novecento sono la triste cornice che avvolge l’abitato di Colleferro. Ancora oggi si continua a progettare sviluppo industriale a scapito della sostenibilità come se ancora la Ciociaria e il ??#Sacco fossero terra vergine. Per venirne fuori c’è la necessità di rimanere uniti, vigili e umani. Dobbiamo ribadire il ??#NO agli inceneritori, chiudere e bonificare le discariche abbandonate e NON continuare ad inquinare.
Con il nostro pullman siamo passati dinanzi la ITALCEMENTI, fino alla Simmel Difesa, fabbrica di esplosivi per uso militare, oggi controllata da un gruppo inglese (Chemring). Poco distante la Avio Spazio – già gruppo Fiat – industria che sforna il propellente per i missili Arianne 5 e Vega, testati nell’area chiamata “3C”. La prima tappa è stata nel piazzale dove si ergono i due inceneritori (in funzione dal 2002), i quali si offrono come soluzione per la monnezza romana, cercando di dimenticare la pesante inchiesta della procura di Velletri, che sequestrò tutto nel 2009. Il pullman ci ha portato fino alla discarica di Colle Fagiolara (in funzione dal 1994) – la seconda del Lazio, ad un paio di chilometri dalla città e a pochi metri da una scuola- che ha resistito ad un incendio scoppiato con il primissimo caldo dell’inizio dell’estate. Un invaso che fino a pochissimo fa accoglieva rifiuti non trattati, violando le norme europee. I Portavoce presenti sono stati la Consigliera regionale del M5S LAZIO Silvana Denicolò; il portavoce comunale di San Cesareo Dario Pasqualini e il portavoce metropolitano Emanuele Dessì. Tanti i meetup che hanno partecipato, a parte l’intero gruppo Ciociaria terra dei veleni formato dai meetup di Ceccano,Ceprano,Isola Liri, Piedimonte San Germano, Cassino, Arce, Patrica, Cervaro e attivisti della provincia di Frosinone, anche il Meetup di Segni, di Artena e di Colleferro.
Noi ci stiamo provando e ci fermeremo solo quando saremo riusciti a raggiungervi tutti.
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