Da Suor Antonella Piccirilli, operatrice Caritas, riceviamo e pubblichiamo:
In occasione della “Giornata mondiale del rifugiato”, sabato 21 giugno dallo re 19.00 presso il centro “Aeneas” di Isola Liri, in via Borgonuovo,32, che ospita diverse decine di ragazzi richiedenti asilo, la Caritas Diocesana, ha organizzato un evento semplice, informale, che sa di festa, di solidarietà, di amicizia, di condivisione. Un momento di fraternità intitolato “Porte aperte e aperitivo”, per dire che siamo sotto lo stesso cielo e che non ci disinteressiamo di chi fugge dalla propria patria per persecuzione, guerra, situazioni politiche infelici.
Sarà presente anche il vescovo, mons. Gerardo Antonazzo.
Il rifugiato non è un semplice profugo, non è uno che parte in cerca di futuro, il che è già difficile; il rifugiato è uno che fugge per salvare la vita. Questo aspetto rende la sua situazione molto più pesante, per il carico di disperazione e solitudine che comporta, perché un rifugiato è uno che lascia una patria che lo respinge, che vuole sopprimerlo, che gli è nemica. E' come avere una madre omicida: di peggio, la perversione umana non conosce. Sabato c’è stato un momento di serenità per dire che ogni vita è vita, che ogni paese può diventare patria, può diventare vita possibile. Noi della Caritas ci crediamo e invitiamo tutti a partecipare e a dirlo insieme con noi.