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CELEBRAZIONE DELLE PALME NELLA MILLENARIA ABBAZIA DI MONTECASSINO

Si è svolta ieri una suggestiva celebrazione della Domenica delle Palme e della Passione del Signore  presso l’Abbazia di Montecassino.

Ogni anno, nel bellissimo scenario del Chiostro dei Benefattori, centinaia di turisti e fedeli, prendono parte alla solenne celebrazione che dà vita alla processione  in cui si rivive l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, accolto trionfalmente dalla gente; anche se da li a poco, quella  stessa folla lo avrebbero fatto crocifiggere.
Nell’omelia l’Arciabate Dom Donato Ogliari, ordinario di Montecassino, ha ricordato come Gesù non ha mai smesso, neppure nell’ora più buia e difficile, di avere fiducia e di avvertire la presenza paterna di Dio che lo sosteneva .

Nella liturgia due aspetti importanti esprimono questa certezza di Gesù di essere accompagnato dal Padre anche nell’ora suprema della sua passione e morte, e di sapersi protagonista di un disegno d’amore che lo stesso Padre gli aveva affidato, quello, cioè, di salvare l’umanità con la sua morte di croce: il perdono e la preghiera.Il perdono perché ogni essere umano, di fronte al dolore, tende istintivamente a rinchiudersi in se stesso, per  proteggersi il più possibile dal dolore e da chi, eventualmente lo ha causato.Se contempliamo Gesù Crocifisso, invece, la prima cosa che ci sconcerta è il suo modo di reagire, il suo cuore si spalanca all’esterno, e anche in quel momento di estrema sofferenza, egli non cessa di donarsi agli altri in maniera piena e gratuita, arrivando addirittura a perdonare chi lo aveva crocifisso. Un perdono così grande e gratuito che non può che essere frutto della grazia misericordiosa che scende dall’alto, e di cui Gesù era depositario. Di questo perdono siamo destinatari anche noi.Nei momenti forti della sua esistenza, Gesù è avvolto nella preghiera e, soprattutto, appare come un modello di preghiera fiduciosa;ad esempio nel deserto indotto in tentazione, nell’orto del Getzemani, durante la sua agonia.Gesù invita anche noi ad entrare nell’intensità di questa sua preghiera,una preghiera che, anche in noi, deve farsi ascolto e consegna fiduciosa al disegno di amore che Dio ha per ciascuno di noi.