CULTURA

CECCANO – FESTIVAL ALVITI: DOPO IL MELODRAMMA, LA MUSICA DELLE CORTI

Dalla spiritualità nel melodramma, con l’espressione più alta della cultura italiana, alla musica di corte nell’Italia del 600, l’Italiana dei Barberini, dei Chigi e degli Spagnoli, dei Medici e della Repubblica di S. Marco. Come si cantava e si suonava in quei luoghi? Lo sapremo con il concerto Et è pur dunque vero che porterà gli spettatori in un viaggio attraverso le città d’Italia allora centro culturale del mondo. Monteverdi e Caccini, Kapsberger e Frescobaldi, saranno interpretati dalla voce del baritono Furio Zanasi che sarà accompagnato da Chiara Tiboni, al clavicembalo e da Simone Vallerotonda alla tiorba, entrambi con strumenti d’epoca. L’appuntamento è per questa sera alle ore 21,30 nella collegiata di S. Giovanni Battista a Ceccano, con il concerto organizzato dal Coordinamento di musica antica del Conservatorio Licinione Refice di Frosinone. Il Festival si chiuderà domani, 30 giugno, con con un quintetto, archi e pianoforte: Bach Mozart, musica per giovani, con Alessio Gizzi, Giulio Di Gioia, violini, Pierpaolo Rossi, viola, Gaia De Vittoris, violoncello, Marica Staccone, pianoforte.