I dati aggiornati del “Progetto Indaco” – programma di valutazione epidemiologica della popolazione residente nel Sito di interesse nazionale (SIN) Valle del Sacco – presentati solo pochi giorni fa da parte del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio – Asl ROMA 1 (DEP Lazio), hanno confermato che esiste una stretta correlazione tra patologie respiratorie, cardiovascolari e cause tumorali con l’inquinamento atmosferico tra la popolazione residente nel SIN Valle del Sacco.
Infatti, tale indagine epidemiologica ha fatto emergere una presenza di asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva tra la popolazione del territorio preso in esame, rispettivamente del doppio e triplo rispetto a quelli delle altre città capoluogo italiane.
Questo è un problema sanitario di grande importanza e il preoccupante aumento rilevato delle patologie correlate all’inquinamento ambientale dovrebbe accelerare l’attuazione di tutti i possibili interventi per salvaguardare la salute delle persone, introducendo politiche efficaci ed integrate che incidano sulle diverse fonti di smog – dalla mobilità al riscaldamento degli edifici, dall’industria all’agricoltura, fino all’urgenza di bonifiche e di efficaci campagne informative. Eppure la notizia sta passando sotto silenzio forse per evitare quelli che da molti amministratori sono considerati come inutili e fastidiosi allarmismi sociali…
I risultati del Progetto Indaco confermano gli effetti nefasti dell’esposizione a inquinanti atmosferici per la popolazione, in particolare per quanto concerne la mortalità per cause respiratorie e tumorali. Il costante peggioramento della qualità dell’aria in provincia di Frosinone – in compartecipazione con le altre forme di inquinamento che attanagliano il territorio, da quello elettromagnetico a quello idrico, da quello del suolo a quello acustico – nel corso degli anni ha determinato un aumento delle malattie ischemiche e sta compromettendo la fertilità dei giovani maschi, che nella Valle del Sacco risultano più colpiti per alterazioni degli spermatozoi sia dal punto di vista qualitativo che numerico. Quindi, vista anche la particolare conformazione orografica del territorio che favorisce l’accumulo così come la persistenza di polveri sottili nell’aria, sarebbero quanto mai necessarie delle misure immediate e condivise tra le città della provincia di Frosinone.
Per questo, Europa Verde – nel condividere e sostenere tutte le iniziative programmatiche territoriali su tali problematiche, a partire da Ceccano, e nel contribuire a dare vita a percorsi partecipativi inerenti la difesa dell’ambiente insieme ai cittadini, alle forze politiche, sociali, ambientaliste, associative – si impegna fin da subito nell’organizzare, entro il prossimo autunno, una rilevante iniziativa a livello provinciale che affronti il legame tra ambiente, salute e inquinamento nella provincia di Frosinone.