Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, unitamente a quelli del della Compagnia di Sora, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare per “detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Cassino – Dott.ssa Vittoria SODANI, nei confronti di un 22enne di Castelliri, già censito per reati contro la persona.
Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività d’indagine, coordinata dal Sostituto P.M. Alfredo MATTEI, avviata all’indomani del decesso dello scorso maggio, di un 39enne di Isola del Liri riconducibile ad una cessione di stupefacente da parte dell’arrestato al defunto.
L’uomo, alle 13:30 del 9 maggio u.s., fu trovato esanime all’esterno di un esercizio commerciale di Isola del Liri, con evidenti tracce all’avambraccio sinistro di una recente assunzione di sostanza stupefacente.
Accertato grazie alle testimonianze di persone vicine alla vittima, che lo spacciatore di riferimento dello stesso potesse identificarsi nel giovane di Castelliri, nei pressi della cui abitazione il 38enne si era fatto accompagnare lo stesso giorno, veniva eseguita una perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, a seguito della quale, oltre a 450 euro in contanti del quale lo stesso non era in grado di giustificare la provenienza, venivano rinvenuti ritagli di cellophane compatibili con quello utilizzato per confezionare lo stupefacente assunto prima di morire dal 38enne e rinvenuto nel bagno del succitato esercizio commerciale.
Dalle delicate investigazioni condotte dai militari, sia attraverso l’escussione di testimoni, sia attraverso attività tecniche, è emerso come il 22enne fosse un soggetto emergente nello spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, con una fiorente attività di spaccio nel comune di Castelliri, ove aveva acquisito un’assidua e consolidata clientela tra gli assuntori della zona, che riceveva presso la propria abitazione, previo contatto con l’utilizzo di un linguaggio criptico attraverso la piattaforma informatica Whatsapp.
A seguito di quanto sopra, l’Autorità Giudiziaria, concordando pienamente con il quadro investigativo risultante, emetteva l’odierna misura cautelare.
L’arrestato, al termine delle previste formalità di rito, è stato condotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari.