Un viaggio nel tempo e nella storia con la Compagnia della Rosa e della Spada ASD. È ciò che è accaduto presso il palazzetto dello sport di Cervaro, che ha ospitato la terza ed ultima tappa delle gare inter-sala dell’associazione. Si tratta di un evento di scherma storica sportiva, vera custode dell’arte marziale degli antichi maestri, con la collaborazione delle associazioni Cus scherma Cassino, capitanata dal maestro Aldo Terranova e l’intervento dell’UNICAS CUS CASSINO ed il suo presidente il prof. Carmine Calce. L’evento ha coinvolto diversi schermidori provenienti dal Lazio, Campania e Puglia che hanno incrociato le loro lame in vari duelli, mescolando abilità, eleganza e tradizione. La manifestazione ha preso il via con l’arrivo delle delegazioni e l’accoglienza presso la struttura.
Nel corso della giornata si è potuto assistere a svariati assalti tra gli atleti presenti in gara. Poi gli onori di casa alla sala di Cassino, guidata dal responsabile della sede di Cassino Amaido Musto, con una cospicua partecipazione dei propri atleti che hanno dato vita ad un grande spettacolo, dimostrando che la scherma storica non è solo uno sport ma una vera e propria forma d’arte. Gli incontri si sono svolti sotto l’occhio attento del direttore tecnico dell’associazione, il maestro Marco De Filippo e dei maestri che insieme agli istruttori, hanno guidato i partecipanti attraverso le varie tappe e gironi dell’evento. Il pubblico, numeroso e partecipe, ha potuto assistere a duelli avvincenti che hanno ricreato l’atmosfera dei campi di battaglia medievale e rinascimentale. La Compagnia della Rosa e della Spada ASD, con la sua dedizione alla scherma storica, ha dimostrato ancora una volta di essere un punto di riferimento per gli appassionati del genere. La conclusione dell’evento si è rivelata un trionfo di passione e di storia. Un’occasione unica per celebrare il patrimonio culturale legato all’arte della Scherma Storica.
“L’ associazione – ha dichiarato Aldo Terranova – si conferma custode di un sapere antico che continua a incantare e a formare schermidori non solo abili nella tecniche, ma anche consapevoli della profonda cultura che questa nobile disciplina custodisce”.