“Broccoletti coltivati nelle zone avvelenate che perdono le variazioni del marrone e del verde e diventano rosse. A tratti esplode il rosso vivo dei metalli che emergono dal sottosuolo. La terra denuncia i rifiuti tossici, gli esperti dei laboratori chimici lo hanno messo nero su bianco. Coltivazione di broccoli, tipica della “Campania Felix” , terreno grasso e ben irrigato, la falda acquifera a pochi centimetri. Ma ci sono quel rosso e quelle strisce oleose biancastre. Tracce di coltivazione di pomodori avvenuta questa estate, e tutto intorno un mare di veleni esondato sulla strada”.
Lo afferma l’ambientalista cassinate Edoardo Grossi che fa sapere: “È stata individuata ieri pomeriggio dall’Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana unitamente ai Gruppi Ricerca Ecologica, nel territorio tra la frazione Caira del comune di Cassino e il comune di Sant’Elia Fiumerapido. La richiesta di interdizione di tutta l’area, e inviata suo tempo ad entrambi i sindaci è stata lettera morta. Poi si fanno i conti con il maledetto linfoma che Cassino ha un’alta incidenza… Ma a nessuno sembra interessare”.
Una segnalazione che meriterebbe di essere approfondita.
