CULTURA

CASSINO – SALERA A RAVENNA PER CELEBRARE DANTE

Dopo aver partecipato alla inaugurazione della mostra “Montecassino e Dante”, dove sarà esposto in anteprima mondiale, da oggi sino al 31 Dicembre, negli spazi del Museo Abbaziale il codice 512 della Divina Commedia risalente al XIV secolo, con al margine le note di Pietro Alighieri, uno dei figli di Dante, il sindaco, Enzo Salera, nel pomeriggio è partito alla volta di Ravenna. Ad accompagnarlo, il vice commissario aggiunto della Polizia Locale, dott. Domenico Giordano. Il gonfalone della città di Cassino, decorata di medaglia d’oro al valor militare, sarà quindi presente domani, assieme a quello di altri Comuni italiani, nella città romagnola per la celebrazione del VII centenario della morte del Sommo Poeta (il 12 Settembre, appunto). Enzo Salera è stato infatti invitato dal sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, insieme ai colleghi delle città italiane che custodiscono la memoria di Dante. In un passaggio della lettera d’invito, il primo cittadino ravennate aveva scritto che “in questa cerimonia, ancorata ad una storia importante, è racchiusa l’intera vicenda del Poeta e dunque delle terre che sono state attraversate in vita e cantate nel poema sacro. Desideriamo dunque condividere questa giornata, suggello del centenario del 2021 insieme a tutte le città dantesche a cui chiediamo di essere presenti con il Sindaco e il gonfalone per dare alla celebrazione la dimensione dell’abbraccio civile e morale delle città e dei territori italiani, che possa essere un appello a sollevare lo sguardo verso gli ideali a cui tendere, postura preziosa in questi tempi difficili del nostro vivere insieme”.
A questo invito, non poteva certamente rimanere insensibile la nostra città il cui territorio è citato da Dante nel canto XXII del Paradiso: “Quel monte a cui Cassino è nella costa/fu frequentato già in sulla cima/dalla gente ingannata e mal disposta/…”. Il sommo poeta ascolta San Benedetto che racconta del monte di Cassino, frequentato nell’antichità da genti pagane e grazie a lui apertosi alla dottrina di Cristo, seppellendo il paganesimo.