A 48 ore dallo stop al conferimento di rifiuti indifferenziati, la Consulta dei Sindaci del Lazio Meridionale convocata d’urgenza e presieduta da Enzo Salera, scrive alla Regione Lazio.
L’obiettivo è venir fuori dall’impasse dovuta al blocco dei conferimenti dalla Saf di Colfelice. Al termine della riunione convocata dal primo cittadino di Cassino nella sala Restagno, i sindaci del territorio hanno condiviso all’unanimità un documento, fatto recapitare al Governatore Nicola Zingaretti, all’Assessore all’Ambiente Massimiliano Valeriani, alla direzione regionale Rifiuti, alla Prefettura di Frosinone e naturalmente alla società guidata da Achille Migliorelli. I primi cittadini chiedono che la Regione adotti “strumenti ed eventualmente poteri extra ordinem”, per individuare “l’impianto ove destinare quei rifiuti che al momento non possono essere trattati dalla Saf”. Lo scopo, naturalmente, in attesa che l’impianto di Colfelice riapra i battenti ai conferimenti della frazione indifferenziata (previsti tra 10-15 giorni) è “consentire una pronta ed effettiva soluzione dell’emergenza e scongiurare problematiche igienico-sanitarie e pericoli per la salute pubblica”. Nel documento inoltre, i primi cittadini hanno evidenziato a chiare lettere che ritengono “superfluo rammentare quanto l’intera Provincia di Frosinone abbia per lunghi anni contributo alla risoluzione immediata delle varie situazioni emergenziali verificatesi in altre Province” sia “attraverso la discarica di Roccasecca, sia attraverso il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio”. Ma anche, e “soprattutto, attraverso il supporto di Saf che, più volte e per lungo tempo, ha contribuito in modo decisivo al degenerare di situazioni emergenziali che hanno coinvolto altri territori ed altri Comuni” come avvenuto, in tempi recentissimi, per “le Provincie di Latina e Roma”.