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CASSINO – MAXI EVASIONE BLACK TONER

La Finanza di Cassino in un’attenta operazione è riuscita ad individuare 17 società coinvolte in una maxi evasione fiscale da 32 milioni di euro, con 15 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata all’occultamento delle scritture contabili, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali ed emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. Molte di queste società avevano sede e operavano proprio nel cassinate. Da un riscontro fiscale effettuato a Cassino nei confronti di due aziende, le Fiamme gialle hanno avvertito la pista da seguire: così sono saltati fuori nomi di società che sarebbero riuscite a occultare tutti i redditi prodotti, omettendo di esibire anche le scritture contabili, tanto da rendere complessa l’attività di accertamento dei militari.
Per simulare acquisti e transazioni commerciali di fatto inesistenti attraverso dichiarazioni d’intento (la dichiarazione d’intento è un documento con il quale l’esportatore abituale attesta, sotto la propria responsabilità, di avere determinati requisiti manifestando al fornitore la propria volontà di acquistare beni e servizi senza il pagamento dell’Iva) e lettere di vettura false per certificare finte esportazioni di merce, l’organizzazione denominata Black, si sarebbe avvalsa anche di società rumene. Così sono finiti nei guai: un sessantenne di Cassino e un socio di Roma; un quarantenne di Pontecorvo, un cinquantenne sempre di Cassino insieme a cinque soggetti di Colleferro, Anagni, Nola, L’Aquila e della Romania.