COMUNE

CASSINO – IL SINDACO SALERA RICORDA DI ZENZO

‘Con Marcello Di Zenzo se ne va uno degli amministratori comunali storici, di lungo corso, di questa nostra città, nella quale ha avuto un ruolo di primo piano’.

Lo scrive il sindaco Enzo Salera ricordando l’ex sindaco di Cassino scomparso nei giorni scorsi.

‘In vari campi: da quello della politica a quello dello sport, dal settore della finanza a quello dell’imprenditoria. Quella sana e duratura. Una persona rispettata perché rispettosa degli altri, e perché persona seria che si è lasciata guidare da saldi principi, nella vita pubblica come in quella privata. Persona ancorata alla famiglia (e al culto della famiglia come da buona tradizione) e ad alcune vere, salde amicizie, cui si è accompagnato dalla giovinezza sino alla fine della loro e della sua vita.
Nella mia qualità di Sindaco di questa città il mio compito è di richiamarne essenzialmente gli aspetti rilevanti del suo impegno nell’amministrazione di Cassino e delle cose da lui realizzate negli anni in cui fu sindaco. In politica entrò nel 1963 e vi è rimasto nell’impegno attivo sino al 1993. Un trentennio ininterrotto, dunque, da consigliere comunale e da vicesindaco ed assessore nella varie giunte presiedute dai sindaci Gargano, Alberico, Ferraro, Recchia, Gigante, Mattei.
Fu sindaco dal 21 aprile 1986 al 5 ottobre 1989. Di questo periodo, in particolare, si ricorda l’immissione nei ruoli del Comune di 79 dipendenti precari, assunti nel 1978 in virtù della legge della cosiddetta “occupazione giovanile”; il potenziamento del parco degli scuolabus e la centralizzazione della mensa scolastica, in un’ottica di razionalizzazione del servizio e della spesa, tipica dell’amministratore oculato, attento ai costi, al bilancio; il rapporto sinergico con l’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo per la promozione di Cassino e del suo territorio.
Nello spirito di fratellanza in cui credeva, richiamo la significativa sottoscrizione del patto di gemellaggio con Nort-York, municipalizzata di Toronto (Canada), luogo di emigrazione di tanti cassinati; la venuta nella nostra città, in quel periodo, di personaggi importanti. Tra gli altri il ministro della Giustizia, Mino Martinazzoli, il ministro della Pubblica Istruzione, Giovanni Galloni, il presidente del Senato Giovanni Spadolini nel 1987, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Roberto Iucci, nostro conterraneo. Sempre nello stesso anno, il 1987, fu avviata la metanizzazione della città e ampliate alcune strade, tra cui via Garigliano e via Di Biasio.
In politica rimase però ancorato all’ambito cittadino. Non ambì a livelli anche solo immediatamente più alti, nemmeno a quello della Provincia.
Marcello Di Zenzo fu anche uno sportivo autentico. Presidente del Cassino Calcio vinse due campionati consecutivi, rimanendo poi sempre vicino a questo mondo, come dirigente e, negli anni a seguire come fedele tifoso. Lo si vedeva sempre presente sulla tribuna dello stadio “Salveti”. E’ stato anche primo presidente della squadra di basket.
Ha rappresentato le istituzioni con rigore. Era una persona concreta, pratica, legata a saldi principi. Era molto sensibile alle critiche che, naturalmente, in politica gli avversari non ti risparmiano mai. Come capita a tutte le persone che agiscono correttamente, con onestà, mal sopportava le malevoli allusioni circa il sospetto di operazioni o scelte amministrative poco limpide, fatte per privilegiare qualcuno. Era questa la cosa che più gli faceva male. Sì, perché al giudizio della gente, alla sua onorabilità personale, teneva molto. Così come ci tiene chi si sente onorato di essere stato eletto per occupare certi posti e agisce nell’ottica di guadagnarsi la stima dei suoi concittadini tenendo presente il bene comune e il corretto operare.
Nel conclusione di questo mio intervento esco ora dal mio ruolo istituzionale per dire che sono particolarmente dispiaciuto, triste, perché, nonostante la notevole distanza anagrafica, tra me e Marcello c’era un legame personale, risalente a vecchia data, una amicizia sincera. Più di qualche volta in questo anno e mezzo della mia consiliatura è venuto in Comune a trovarmi per il solo piacere di fare due chiacchiere. Talvolta mi ha telefonato per sollecitare la soluzione di qualche problema. Mi mancherà questo rapporto con Lui. Come Lui mancherà ai suoi cari, a quella sua famiglia tanto amata, ai suoi amici di una vita, a questa sua città e ai tanti di voi venuti qui oggi a rendergli l’estremo omaggio.
Ai figli e ai nipoti, nel comprendere il profondo dolore che provano in questo momento del distacco per averlo vissuto anch’io in un recente passato, mi sento di rassicurarli che a fare da contraltare per alleviare questo dolore, deve essere l’orgoglio di aver avuto un Padre che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questa nostra amata città’.
CIAO MARCELLO.
Enzo Salera
Sindaco di Cassino