AMBIENTE

CASSINO – CONTRO I CINGHIALI GLI AGRICOLTORI SALGONO SULLE BARRICATE

Non c’erano i trattori in piazza De Gasperi a Cassino ma c’erano tanti agricoltori del territorio questa mattina nella sala Restagno del Comune per il grosso problema dei cinghiali che nei campi stanno falcidiando le loro sudate produzioni. C’erano i sindaci Salera (Cassino), Rotondi (Pontecorvo), Angelosanto (Sant’Elia), Murro (Pignataro Interamna), Bucci (San Vittore del Lazio), Scittarelli (Sant’Apollinare), Messore (Sant’Ambrogio). E c’era il presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia, Sandro Filippi, a fronteggiare le bordate critiche degli agricoltori. Non c’era la Polizia Provinciale impegnata – avevano comunicato – presso la Procura della Repubblica. Un’assenza che qualcuno, come il sindaco di Pontecorvo, ha trovato una certa difficoltà a giustificare. E’ stata comunque una riunione tenuta con responsabilità da tutti, nonostante il senso di frustrazione e di avvilimento dei produttori agricoli che hanno lamentato danni enormi, la crisi delle loro aziende, i raccolti in fumo, “ a sostentamento dei cinghiali”, ha ironizzato uno dei convenuti. Molti di loro sono allo stremo. Non sono state risparmiate bordate a chi lascia intere aree incolte, nonché al Consorzio di Bonifica per i canali di scorrimento delle acque coperti di vegetazione e mai puliti, diventati, gli uni e gli altri, habitat ideale per i cinghiali. Il presidente dell’Ambito territoriale di caccia ha sostenuto che la sola caccia selettiva (partita il 4 luglio) non risolverà il problema. Occorre, a suo dire, ottenere l’autorizzazione per battute straordinarie. Una competenza che la legge attribuisce alla Polizia Provinciale. Si verificherà se sarà percorribile tale via con ordinanze dei sindaci. Intanto nella proposta che si porterà all’Assessorato regionale all’Agricoltura la settimana prossima sono stati indicati gli obiettivi da tener presente per far fronte al problema: cattura, caccia di selezione, allontanamento, sterilizzazione, battute straordinarie calendarizzate. Oltre naturalmente la pulizia dalle sterpaglie dei terreni incolti e dei canali di scorrimento delle acque.