Nel pomeriggio di ieri, nel corso dei servizi di vigilanza predisposti sulla tratta autostradale, una pattuglia della sottosezione Polizia Stradale di Cassino ha sottoposto a controllo una Volkswagen Golf di colore blu che percorreva l’A1 all’altezza del Km.678 in direzione Napoli.
Fermata l’autovettura, i componenti dell’equipaggio hanno proceduto alla verifica dei documenti del veicolo e di quelli personali dei tre occupanti, tutti residenti a Napoli.
Durante il controllo, i soggetti hanno cominciato a muoversi nervosamente intorno alla Golf assumendo un comportamento che ha immediatamente insospettito gli agenti; peraltro, in considerazione del fatto che gli stessi annoveravano a loro carico precedenti inerenti la cattura ed il possesso di animali di specie protetta, è stata effettuata un’immediata e minuziosa ispezione del veicolo nel cui bagagliaio sono state rinvenute 5 gabbie di varie misure contenenti complessivamente 88 cardellini, 2 borse contenenti 2 reti a sacco, 2 corde lunghe circa 20 metri, 4 paletti di sostegno e vari picchetti.
I volatili sarebbero stati verosimilmente destinati alla vendita nei mercati illegali dell’hinterland partenopeo, ove ancora resiste la cultura di acquistare e tenere in casa i cardellini, noti per il canto ed il piumaggio sgargiante.
Il business che ruota attorno all’uccellagione è di portata considerevole, soprattutto se si considera che per gli esemplari dalle migliori qualità canore e di riproduzione il prezzo lievita fino a 2/3 mila euro. Per i bracconieri il mese di settembre è uno dei periodi migliori per la cattura del cardellino che migra verso i paesi caldi attraversando le pianure. Le aree del casertano, del frusinate e in generale del basso Lazio costituiscono i territori privilegiati per questo tipo di pratica illegale che sottrae all’ambiente un’importante risorsa faunistica.
Al termine degli accertamenti, i tre uomini di età comprese tra i 55 e 65 anni, sono stati deferiti all’ Autorità Giudiziaria per aver catturato e detenuto uccelli non cacciabili di specie protetta; gli agenti della Polizia Stradale hanno quindi sequestrato le gabbie e, in collaborazione con personale qualificato della Polizia Provinciale, hanno liberato i cardellini nelle campagne del cassinate ove potranno riappropriarsi del loro habitat naturale.