Cinque indagati per reati fiscali, 5 milioni di beni sequestrati, 167 lavoratori in nero in call center impiantati a Sora, Isola del Liri, Arpino, Broccostella ed altri centri del comprensorio.
Sono i numeri più significativi dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza. Tutto nasce da un controllo stradale eseguito tempo fa dalle Fiamme Gialle. La paletta di ordinanza si alzò davanti ad una vettura di lusso. Chi era al volante non era il proprietario. I finanzieri si sono insospettiti ed hanno cominciato a scavare. Fino all’epilogo di oggi con le indagini che sono formalmente chiuse.
Ecco la nota: Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Frosinone, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, nella giornata odierna ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per valore equivalente disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale a quella sede nei confronti di 5 persone, indagate per reati fiscali.
Il provvedimento di sequestro è scaturito dalle verifiche fiscali eseguite dalla Tenenza di Sora nei confronti di tre società, all’esito delle quali è stata constatata, tra l’altro, l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, l’omessa ovvero infedele presentazione delle dichiarazioni fiscali e l’omesso versamento di ritenute d’acconto Irpef e di I.V.A. dovuta. Le conseguenti comunicazioni di notizie di reato per fattispecie di natura tributaria da parte dei Finanzieri della città volsca hanno determinato l’apertura, a cura della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, di un fascicolo processuale nei confronti dei legali rappresentanti e dell’amministratore di fatto delle società verificate.
L’Autorità Giudiziaria inquirente, dopo aver assunto la direzione delle indagini, al fine di preservare il credito erariale, chiedeva ed otteneva dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Cassino il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di beni riconducibili alle persone indagate per un valore fino alla concorrenza dell’importo dell’evasione fiscale constatata dalle Fiamme Gialle, quantificata per circa 5 milioni di euro, nonché le misure interdittive del divieto di esercitare gli uffici direttivi di persone giuridiche e di imprese per un periodo di dodici mesi e del divieto di dimora in un Comune del sorano nei confronti dell’amministratore di fatto delle società verificate.
Al termine degli accertamenti finalizzati alla ricostruzione della disponibilità patrimoniale e finanziaria dei soggetti indagati, i Finanzieri sorani hanno sottoposto a sequestro i saldi dei conti correnti bancari riconducibili agli stessi e 20 unità immobiliari e terreni ubicati nelle province di Roma e Frosinone.
L’odierna operazione di servizio scaturisce dalla stretta sinergia tra l’Autorità giudiziaria alla sede di Cassino e la Guardia di Finanza finalizzata a rafforzare il coordinamento investigativo nel settore dei reati economico – finanziari e a dare ulteriore vigore al contrasto dei fenomeni fraudolenti connessi al mancato versamento delle imposte.