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CACCIATORI SENZA UN’AREA PER L’ATTIVITA’ VENATORIA – LA CONFAGRICOLTURA CHIEDE SPIEGAZIONI

Riceviamo e pubblichiamo:

“Chiarezza sui criteri di assegnazione e sui motivi che oggi non permettono a 69 cacciatori di poter svolgere attività venatoria”. È ciò che la Confagricoltura chiede al presidente dell’Atc Fr1 dopo la decisione di revocare l’area numero 17 di caccia al cinghiale in braccata (quella che tocca i territori di Anagni e Ferentino) ai residenti della zona e riaffidarla, alla squadra che l’ha avuta in gestione durante la scorsa stagione venatoria: “Ad oggi – sottolinea il responsabile organizzativo di Frosinone Paolo Bartoli – i cacciatori, alcuni dei quali nostri soci, non hanno una zona in cui cacciare e continuano a subire un grave danno economico dopo aver sostenuto gli alti costi per l’acquisto delle attrezzature. La caccia non è un hobby ma si tratta di un’attività vera e propria”.

Questa la vicenda: l’Atc Fr1 aveva inizialmente assegnato la zona 17 (Anagni-Ferentino) alla squadra formata da cacciatori residenti tutti nell’area. Successivamente il team che aveva agito in quella fetta di terreno lo scorso anno, ha fatto richiesta di riassegnazione sostenendo di avere più punti. L’Atc Fr1 ha così provveduto a concedere di nuovo loro la zona. C’è però un articolo dello statuto che prevede che se l’anno successivo la superficie della stessa area viene aumentata, in termini di ettari, del 20% i punteggi dell’annata venatoria precedente non possono essere assegnati: “In questo caso – evidenzia Bartoli – parliamo di un aumento del 34%, va da sé, dunque, che la squadra, i cui membri risiedono tutti nell’area tra Anagni e Ferentino, potrebbe avere diritto all’assegnazione. A Confagricoltura sono arrivate segnalazioni da parte di molti iscritti al nostro ente, ed è per questo che chiediamo ad Atc Fr1 innanzitutto di spiegare i criteri generali di assegnazione delle aree e poi di rendere noti i motivi che hanno portato in seconda istanza l’Atc Fr1 a togliere l’area ai cacciatori residenti in quella zona”.

“La salvaguardia dell’ambiente -sottolinea il presidente Paolo Perinelli – è una delle priorità di Confagricoltura Frosinone e dei cacciatori soci che, attraverso le battute al cinghiale, offrono un doppio servizio: salvano le coltivazioni sempre più spesso preda dei branchi e, contemporaneamente, ripuliscono, quando possibile, i boschi e le aree verdi dei rifiuti che vengono abbandonati in maniera incontrollata e dannosa per il verde”.