L'INIZIATIVA

Boville – Tela della Veronica, operazione salvataggio

“LA CULTURA SI SIEDE A TAVOLA”, SABATO 20 GENNAIO A BOVILLE ERNICA
L’INIZIATIVA DELLA PARROCCHIA DI SAN MICHELE ARCANGELO
PER SALVARE LA TELA DELLA “VERONICA”
CHE PREVEDE UN CONTRIBUTO DI 70 EURO.
SI PUÒ PARTECIPARE ANCHE CON UNA DONAZIONE LIBERA

“La cultura si siede a tavola”, una cena per il recupero di un’opera d’arte. È questo il tema dell’iniziativa della Parrocchia di san Michele Arcangelo, a Boville Ernica, con cui il parroco don Giovanni Ferrarelli si sta prodigando per salvare alcune tele che si trovano nella chiesa di Santo Stefano. “La tua partecipazione aiuterà a salvare la tela della Veronica” si legge nella locandina dell’evento. La cena, che prevede un contributo di 70 a persona, si terrà sabato 20 gennaio 2024 alle ore 20 presso il ristorante Paradiso 22. Ma l’iniziativa, che vede il patrocinio del Comune di Boville Ernica, assessorato alla Cultura, può essere sostenuta anche attraverso un’offerta libera donando all’Iban della parrocchia di san Michele Arcangelo IT 75 O 06230 14800 000040809005.

Questo progetto – spiega il parroco Ferrarelli – nasce nel solco della strada già intrapresa dalla parrocchia e dalla Diocesi, in sintonia con il vescovo Ambrogio Spreafico, allo scopo di preservare le preziosissime opere d’arte che, da sempre, le chiese custodiscono. Nei mesi scorsi abbiamo già provveduto a un restauro conservativo del busto argenteo e del braccio contenenti le reliquie del patrono San Pietro Ispano e di recente abbiamo presentato il restauro conservativo del mosaico dell’Angelo di Giotto, eseguito dal ministero della Cultura su nostra richiesta”.

La “Veronica” è una delle numerose e preziosissime tele custodite nella chiesa di Santo Stefano, che vanno dal XVII al XIX secolo d.C. La tela che sarà oggetto di restauro è di autore ignoto e la sua descrizione completa è “La Veronica che presenta il velo del Volto santo, pittura su tela”. A sinistra nel quadro la Veronica è seduta sopra uno scoglio, ha veste celeste chiara e manto rosso, il corpo è leggermente piegato indietro e con le mani regge il velo del volto di Gesù. Si attribuisce alla scuola bolognese della seconda metà del XVII secolo (fonte: “Boville Ernica, Guida alle opere d’arte” di don Bernardino d’Aversa, 1990).