Il sindaco Perciballi e l’assessore Fabrizi hanno illustrato al Consiglio comunale il nuovo regolamento per la distanza dal ciglio stradale dei muri di recinzione, fissata ad almeno 1,5 metri, e le altezze massime, stabilite a tre metri. Particolare attenzione alla visibilità sugli incroci e agli spazi per la circolazione dei disabili
Distanza dei muri di recinzione dal ciglio stradale e altezza massima, il Comune scrive le regole e fissa la distanza minima di 1,5 metri con altezza massima di tre. “Abbiamo ritenuto opportuno uniformare la materia per garantire maggiore sicurezza stradale sia agli automobilisti che ai pedoni, assicurando anche la libera circolazione alle persone diversamente abili”, le parole del sindaco Enzo Perciballi e dell’assessore all’Urbanistica Benvenuto Fabrizi che, durante l’ultima seduta dell’Assise civica, hanno illustrato e spiegato la nuova “Regolamentazione delle distanze dei muri di recinzioni dal ciglio stradale ed altezza massima”.
I nuovi criteri sono stati stabiliti in ossequio al Codice della strada, secondo cui le recinzioni e le piantagioni non debbono ostacolare o ridurre il campo visivo necessario a salvaguardare la sicurezza della circolazione.
Il tal senso il Consiglio comunale, con i soli voti favorevoli della maggioranza, ha approvato una delibera con cui viene stabilito che: nelle strade del centro abitato la distanza fra il ciglio stradale e i muri di cinta debba essere di almeno 1,50 metri; l’altezza dei muri di cinta, comprensiva di opere metalliche o altro o delle siepi, sia ordinariamente di massimo 3 metri , salvo che per le strade del centro urbano in cui le cui corsie sono di misura inferiore a 2,75 metri e ci si trovi in prossimità di 5 metri da un’intersezione con altra strada, situazione in cui è ragionevole che il muro di cinta, comprensivo di opere metalliche o altro o delle siepi, non possa avere un’altezza superiore a 2 metri; in prossimità delle intersezioni con altre strade il muro di cinta debba essere realizzato a distanza di 4, 50 metri (tre volte la distanza normale) dall’intersezione medesima”.
“Ciò – spiegano gli amministratori – per garantire maggiore visibilità agli incroci, il passaggio pedonale in sicurezza fra le recinzioni e la strada anche ad eventuali diversamente abili con sedia a rotelle e lo spazio necessario alla realizzazione dei servizi”. (foto archivio)