Sembrerebbe quasi surreale, ma in molti comuni italiani e in maniera assai diffusa anche in alcuni paesi nord-europei, il riciclo dei rifiuti da parte del cittadino viene ricompensato. Viene definita raccolta differenziata ‘incentivante’ e funziona grazie a macchinari in grado di selezionare e compattare materiali riciclabili quali bottiglie di plastica o lattine di alluminio.
In cosa consiste esattamente?
Il sistema è semplice: i cittadini che conferiscono imballaggi in plastica PET (es. bottiglie di acqua minerale, succhi di frutta, latte, etc.) all’interno dell’apposito compattatore, hanno la possibilità di ricevere in cambio uno scontrino corrispondente al numero dei rifiuti depositati che potrà essere utilizzabile presso super-market o altre attività che aderiscono al progetto.
Supponiamo che nella nostra città vi siano degli eco-compattatori in punti chiave del territorio: i cittadini non dovranno fare altro che gettarvi dentro i rifiuti in plastica o alluminio, dopodiché il macchinario è predisposto per riconoscere la tipologia di rifiuto, differenziarlo, ridurne il volume iniziale e trasformarlo in una piccola ecoballa pronta per essere inviata alla filiera del riciclo, ovvero quel sistema industriale che permette di re-immettere sul mercato le cosiddette materie prime seconde, cioè “rigenerate”.
In cambio del rifiuto, il cittadino avrà un bonus, da spendere nelle attività convenzionate come per esempio bar, ristoranti, super-market, cinema, distributori di benzina eccetera.
Per far sì che il macchinario riconosca la persona che ricicla i rifiuti, è necessaria la tessera sanitaria oppure una semplice app sul proprio smartphone con il riconoscimento attraverso codice captcha.
Nella campagna elettorale appena conclusa, fortunatamente, c’è stato chi nel proprio programma ha proposto l’installazione di queste tecnologie anche a Sora. Un progetto serio e fattibile, non faraonico e né troppo dispendioso per le casse dell’Ente, il quale avrebbe semplicemente il compito di trovare delle imprese intenzionate ad investire sul nostro territorio attraverso questa forma di riciclo, oltre a garantire l’effettivo funzionamento del servizio stesso. L’amministrazione, infatti, ha il compito di sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della raccolta differenziata e del riciclo, quale scelta volta a salvaguardare l’ambiente, soprattutto in una prospettiva di tutela dello stesso per le nuove generazioni. Questi eco-compattatori potrebbero essere installati nei posti più frequentati da giovani, quali parchi o scuole, in modo da lanciare un chiaro segnale di educazione ambientale.
Alessio Donfrancesco