L'INTERVENTO

Bene il turismo, ma nel territorio serve un progetto

di Sonia Schiavo*

Si è concluso un anno 2024 molto proficuo per il settore turistico, che ha visto la nostra cittadina Arpino essere scelta quale luogo in cui soggiornare per visitare le sue bellezze storiche e architettoniche ma anche come base per chi sceglie di soggiornare più giorni per visitare le limitrofe cittadine di Isola del Liri e Sora e tutto il territorio della Ciociaria.

Possiamo, pertanto, definire Arpino un polo attrattore turistico che ha seguito il trend di crescita nazionale, da un analisi al consuntivo abbiamo registrato nella nostra struttura un 68% di turisti italiani ed un 32% di turisti stranieri che sempre più scelgono i piccoli borghi per conoscere l’Italia autentica, il Bel Paese che hanno visto nei film.

Analizzando la tipologia dei nostri ospiti possiamo dire che la maggior parte appartengono al cosiddetto “Turismo di qualità”, ossia sono conoscitori della storia e vogliono visitare i luoghi limitrofi al territorio di Roma che tanto hanno dato storicamente alla città eterna e che sono rimasti intatti e inalterati dai cambiamenti architettonici, potremmo definirli i nuovi viaggiatori del “Grand Tour” ottocentesco.

I dati positivi del settore turistico si riscontrano, quindi, anche dall’apertura di tanti B&B e Case vacanze, a dimostrazione del fatto che a fronte della crescita della domanda abbiamo anche una bella offerta di ospitalità.

Questi dati sono la prova che la strada intrapresa di puntare sul turismo per la ripresa del nostro territorio è una strategia vincente perché è un settore che di conseguenza produce e fa da volano per altre attività di ristoro e di intrattenimento.

Un esempio palese è la fiorente e vivace cittadina di Isola del Liri con le molteplici attività per la sua strada principale e la stessa Sora che durante il periodo natalizio ha visto lungo le sue strade innumerevoli visitatori.

Sarebbe auspicabile una tavola rotonda fra gli amministratori, gli enti e attività che si occupano di turismo per pianificare un progetto di marketing territoriale che non fosse solo teorico ma dotato degli strumenti per renderlo fattibile e realizzabile, accantonando campanilismi in quanto de facto si può crescere solo se le forze sono unite e coese per un unico intento.

*Titolare dell’Hotel Cavalier d’Arpino