La Virtus Cassino, versione rullo compressore, regola anche la corazzata Avellino e consolida la propria posizione in classifica. Al termine di una partita bellissima, la Virtus Cassino, targata Banca Popolare del Cassinate, conquista la posta in palio ma non solo… ribalta anche le sorti del doppio confronto, andata-ritorno, con i lupi campani e dunque, in caso di arrivo in parità tra le due compagni, i cassinati sarebbero avanti.
Siamo pertanto in una situazione decisamente favorevole per i benedettini che, come detto, hanno conquistato una vittoria fondamentale per il proprio cammino in regular season del campionato nazionale di Serie B di basket targato 2022-23.
Di fronte ad una più che buona cornice di pubblico, al PalaVirtus di Cassino, Teghini e compagni hanno sciorinato un basket di pregevole fattura sintomo di fusione totale degli interpreti con le idee dell’allenatore rossoblù. Coach Russo infatti sta lavorando sulle menti, sui passaggi a vuoto nel corso dei match di questo team che detiene un record di amnesie difficilmente battibile, ed è forse questa l’unica lacuna che questa squadra ha mostrato per ben 18 giornate. Altrimenti, si parlerebbe di una vera e propria macchina da guerra sportiva.
Un’amnesia è stata evidente nelle prime due frazioni del match di stasera. I padroni di casa avrebbero potuto tenere a distanza gli ospiti ma grazie alle 11 palle perse, Teghini e soci hanno permesso agli irpini di restare a galla attaccati nel punteggio ai padroni di casa. 43-40, lo score con il quale le due compagini hanno imboccato il tunnel che porta agli spogliatoi del vecchio PalaVirtus di via De Feo.
Alla ripresa della tenzone si capisce subito, se mai ce ne fosse stato bisogno, di che pasta è forgiata la BPC Virtus Cassino. Gay e compagni nascondono letteralmente il canestro agli attacchi biancoverdi. Per lunghi 6 minuti la retina difesa dai rossoblù padroni di casa risulta inviolata agli attacchi di Eliantonio e soci. Una meraviglia di abnegazione e forza mentale. Parziale? 12 a 0. Ma poi, ecco… qualcosa si inceppa e si rivedono da queste parti fantasmi già noti, vedi la sera di inizio gennaio contro Sant’Antimo. Coach Russo non attende neanche un secondo di più allorquando gli uomini di Benedetto piazzano un 12 a 2 che li riporta a un tiro di schioppo dai battistrada benedettini. Time-out per i padroni di casa, ma un’altra palla persa dei lupi virtussini, genera due tiri liberi per Carenza, che fissano il punteggio sul tabellone del PalaVirtus sul 57 a 52. La Virtus Cassino si è mangiata la dote che si era costruita in un amen.
Sono bastati solo due minuti e 48 secondi. Seconda amnesia o passaggio a vuoto di serata, il lettore definisca come vuole, per i lupi cassinati. Le urla del timeout cassinate svegliano Gay e compagni che riscendono sul parquet con ben altro piglio e convinzione. Ed è proprio Flavio Gay a far esplodere il PalaVirtus con una tripla da distanza siderale 60-52. È qui, in questo frangente, che si gioca il destino del match. Carenza risponde, da 2, 60-54. Pare proprio che si sia destinati a vivere una serata da punto a punto. Valentini da sotto si fa beffe dei lunghi cassinati e avvicina ancora di più il team avellinese ai padroni di casa. 60-56. Forse qui, in questo momento, le menti dei viaggianti hanno pensato di potercela fare con Cassino che sembra non avere più benzina nel motore. Ma i lupi rossoblù hanno qualcosa in più e prima De Leone da sotto, e poi Kevin Brigato, dopo un’azione incredibile che ha visto gli uomini di Russo lanciarsi per ben due volte alla cattura del rimbalzo offensivo per crearsi una seconda ed una terza opportunità, fissano il punteggio sul 64 a 56. Palasport cassinate in delirio e fine della terza frazione di gioco.
Si riprende per la quarta e decisiva frazione a questo punto. Valentini segna ancora ma Milosevic con un arresto e tiro da appena entro l’area, sontuoso, fissa il punteggio sul 66 a 58. Le emozioni però non sono finite e la corazzata irpina non si dà affatto per vinta. Eliantonio dall’angolo riporta gli irpini sul -5 per il 66-61. È Lazar Kekovic anche egli on fire stasera a rispondere per le rime 69-61. Inizia lo show time dei padroni di casa che per ben 6 minuti (ancora una volta, ndr) “nascondono” nuovamente il canestro agli ospiti. A meno di tre minuti dal termine uno scatenato Gay, (MVP di serata, 24 punti realizzati, ma con una presenza ingombrante per chi deve subirlo, ndr), suggella una prestazione da incorniciare una magata delle sue in percussione che porta i padroni di casa sul +17. 78-61.
A questo punto ovviamente, dalle due panchine, si comincia a ragionare sulla possibile differenza canestri tra match d’andata e ritorno. Inizia di fatto un’altra partita dal momento che i viaggianti comprendono bene che il risultato di questa sera è andato. Inizia allora una sorta di quinta frazione di gioco. Ed ecco la terza amnesia per i padroni di casa che in un amen subiscono un parziale da 10 a 4, 82-71 a 44” dal termine. Avellino pare aver raggiunto l’obiettivo minimo… Ma Cassino è incredibile. Brigato fa esplodere il PalaVirtus con una bomba delle sue, non bastano poi i due liberi di Caridà che impatta il -12. A nove secondi dal termine il time-out di coach Russo è pura poesia per gli amanti di questo sport. Il coach cassinate disegna un gioco che permette a capitan Teghini sul filo della sirena di realizzare in entrata il canestro del + 14. 87-73.
Game, Set and Match per i rossoblù. Che la festa al centro del campo abbia inizio.
La BPC Virtus Cassino non smette di stupire quelli che ad inizio anno la davano per candidata alle ultime tre posizione del ranking stagionale. ça va sans dire.