E’ stata denunciata in stato di libertà per “Minacce e maltrattamenti in famiglia, una cinquantenne straniera residente in provincia de L’Aquila.
La donna, di origine straniera ma cittadina italiana perché sposata con un connazionale, maltrattava fisicamente e verbalmente i due anziani coniugi di cui avrebbe dovuto “prendersi cura” come badante.
E’ una sera di fine autunno dello scorso anno quando una signora aquilana si reca a casa dei propri genitori, anziani e non autosufficienti, in un orario insolito rispetto a quelli in cui normalmente la stessa e gli altri componenti il nucleo familiare sono soliti far loro visita.
Gli anziani coniugi, non più autosufficienti, sono assistiti da qualche mese da una badante.
La scena a cui assiste la figlia della coppia, entrando in casa, la lascia sconcertata: la badante sta fasciando il “pannolone” indossato dall’anziano padre disabile, con del nastro adesivo di grosse dimensioni, del tipo usato “per imballaggio”: una parte di questo aderisce al pannolone e l’altra metà direttamente sulla pelle delicata dell’uomo che si divincola con le braccia mentre la donna lo colpisce con degli schiaffi sugli arti per non fargli staccare il nastro adesivo.
Tutto questo per evitare di essere svegliata durante la notte, essendo poi costretta ad alzarsi, lavare e rivestire l’uomo nel caso in cui questi si fosse denudato.
La figlia, scioccata alla vista dell’anziano padre trattato con tanta malvagità, ha urlato contro la badante di desistere da tale comportamento e, contestualmente, ha chiamato la Polizia: la badante, per nulla intimorita, ha reagito minacciando la donna di fare fare del male, sia a lei sia ai suoi genitori, da terze persone ed ha, quindi, lasciato l’appartamento.
Il giorno dopo l’accaduto la donna si è presentata in Questura dove ha denunciato il deplorevole episodio.
Le indagini condotte poi da personale della Squadra Mobile hanno ricostruito ulteriori episodi di maltrattamento, che si manifestava anche con pizzichi e schiaffi sulle mani dell’anziano quando questi non velocizzava i suoi movimenti, sia nel sedersi a tavola sia nel mangiare: questi fatti avvenivano sempre alla presenza della moglie dell’uomo, disabile, la quale veniva minacciata dalla badante di subire le stesse violenze se avesse osato raccontare quanto accadeva alle proprie figlie.
L’anziana madre, con molta fatica e dolore, ha raccontato le violenze fisiche e verbali cui lei ed il marito erano continuamente sottoposti, giustificando il suo “aver taciuto” con il non voler creare problemi alle figlie ed alle loro famiglie.
Inutile sottolineare il dolore, il rammarico ed i sensi di colpa dei familiari dei due anziani coniugi che mai avrebbero voluto che i loro genitori subissero alcuna forma di vessazione.
Nei confronti della badante è stata inviata in procura una denuncia per i reati di maltrattamenti in famiglia e minacce, ex art 572 e 612 del c.p..