Domenica 21 aprile, ore 20.30, si riaccenderanno i riflettori per la rievocazione storica itinerante della “Passio Christi” di Atina, di recente inserita nell’Associazione “I Borghi più Belli d’Italia”, giunta ormai alla sua X edizione. Un progetto impegnativo e insieme toccante ed emozionante, con un copione ben strutturato che rimane sempre fedele alla matrice evangelica della Sacra Scrittura, senza concedere nulla ad effetti speciali ed accattivanti, così come voluto dall’ideatore della rievocazione mons. Domenico Simeone.
La storia della Passione di Cristo, “Passio Christi” appunto, vedrà la partecipazione di circa 200 figuranti che, coordinati e diretti dal regista Roberto Petrilli, animeranno i quadri dell’Ultima Cena, del Getsemani, del Cortile del Palazzo di Caifa, del Processo davanti al Sinedrio, della Condanna nel Pretorio di Pilato, del viaggio verso il Calvario, della Crocifissione, nell’attesa della Risurrezione.
Non può non essere sottolineato l’apporto di tanti professionisti ed abili artigiani, ma soprattutto di infaticabili volontari, la cui opera permette di raggiungere un risultato quasi “cinematografico” alla Passio Christi di Atina.
La sacra rappresentazione si snoderà lungo le vie del bellissimo Centro Storico di Atina, per concludersi al Belvedere, nella splendida cornice naturale del medesimo borgo. Illuminato suggestivamente da torce, accompagnato da struggenti colonne sonore, vedrà il concretizzarsi della sospirata Passione di Gesù: la Crocifissione. Qui morte e Vita si incontreranno, ma l’ultima ad essere annientata sarà la morte!
Ad arricchire questo evento, che nel corso degli anni ha raggiunto un livello qualitativamente alto ed unico su tutto il territorio, sarà, eccezionalmente, la presenza straordinaria dell’attrice Maria Grazia Cucinotta, artista internazionale, regista e produttrice, accompagnata dal suo manager, agente televisivo e di spettacolo, Settimio Colangelo.
Maria Grazia Cucinotta darà volto e voce a Maria di Nazareth, la Madre di Gesù. Le sue qualità artistiche e, nondimeno, il suo essere credente permetteranno di esaltare in Maria il ruolo della donna e insieme della madre “amorosamente consenziente all’immolazione del Figlio”.
Carla Cristini