Non corre affatto buon sangue tra maggioranza ed opposizione ad Atina. Fra i tanti segnali del recente passato ne emerge uno che forse la dice tutta sui rapporti fra i due schieramenti.
Senza troppi giri di parole: alle 22.04 del 10 marzo scorso il gruppo di minoranza Per Atina invia, tramite pec del consigliere Ivan Tavolieri, un’interrogazione al sindaco Adolfo Valente per sapere che fine avesse fatto un progetto dell’ex maggioranza il cui appalto risale al 2017 relativo alla sistemazione di Corso Munazio Planco (Ponte Melfa). Il primo cittadino pare abbia risposto il 9 aprile alle 23.58. Vale a dire che Valente si è preso i canonici 30 giorni per rispondere all’interrogazione. Per l’esattezza 29 giorni, 23 ore e 58 minuti.
Al di là delle questioni ‘temporali’, il sindaco ha impiegato un mese per scrivere 3 (tre) righe di numero, in cui peraltro non c’è scritto nulla di concreto. Solo generiche rassicurazioni. Ciò deve aver indispettito l’opposizione che legittimamente puntava solo a conoscere questioni di rilevanza pubblica; l’esito di progetti fatti con soldi pubblici; lo stato di lavori pubblici che da quattro anni non si vedono, finanziati con fondi comunali per diverse centinaia di migliaia di euro. E così i quattro esponenti del gruppo Per Atina (oltre a Ivan Tavolieri, ne fanno parte Fausto Lancia, Fabio Caira e Francesco Evangelista) hanno fatto sapere che interesseranno il Prefetto e manderanno le carte alla Procura della Repubblica di Cassino e probabilmente anche all’Anac convinti che questa vicenda vada approfondita. Anche perché, a quanto pare, sarebbe stato già concesso un anticipo alla ditta appaltatrice dell’intervento di restyling della principale strada di Atina. L’opposizione parla di ‘atteggiamento irresponsabile dell’amministrazione comunale… di danno economico all’Ente ed alla zona commerciale di Atina‘ che al contrario ‘avrebbe avuto bisogno di interventi tesi a far ripartire il commercio…’. (Corso Munazio Planco – foto archivio)