Presidente Di Stefano, ormai da circa un anno ricopre ufficialmente la carica di presidente dell’Ater di Frosinone. Un primo bilancio?
Di sicuro molto positivo. Non appena insediatomi nel mio nuovo ruolo ho voluto personalmente rendermi conto dello stato dell’azienda e di tutti i suoi programmi realizzativi, per poi tracciare un percorso di sviluppo che potesse essere concretamente realizzato.
Su quali principi ha fondato la sua azione?
Sostanzialmente tre: diritto alla casa, sociale, legalità. Il diritto alla casa rappresenta di sicuro il compito più immediato ed evidente dell’Ater: garantire a tutti gli aventi diritto un tetto dignitoso è diventato, specialmente in questo momento di crisi, un ambito operativo che richiede sempre più impegno e passione. Naturalmente, quando parlo di casa non mi riferisco solo ai progetti di nuove costruzioni, che comunque stiamo portando avanti in molti comuni della provincia, ma anche al recupero e alla riqualificazione di tutto il patrimonio immobiliare esistente, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita do coloro che vi dimorano. Proprio in queste settimane stiamo inaugurando numerosi cantieri in tutta la provincia, che si concluderanno il più in fretta possibile.
Cosa ci dice, invece, del sociale e della legalità?
Rappresentare l’Ater significa porsi a difesa delle fasce più svantaggiate della popolazione. Per questo, ci stiamo impegnando molto per garantire i nostri utenti, con particolare riferimento ad anziani, disabili, bambini. Penso all’iniziativa del ‘Portierato Sociale’, all’abbattimento delle barriere architettoniche, al nostro progetto per far nascere in provincia ben due Residenze Sanitarie Assistite, nelle quali ospitare gli utenti anziani che vivono da soli e che non sono più autosufficienti. La battaglia per la legalità, invece, ci vede in prima linea per la lotta contro il fenomeno dell’abusivismo, che cancella il diritto alla casa che tanta gente è riuscita a conquistarsi dopo anni di sacrificio. Stiamo liberando numerosissimi alloggi su tutto il territorio di nostra competenza: una casa per chi ne ha diritto e un grande risparmi economico per l’Ater.
Parlando di Sora, quali risultati sono stati raggiunti?
A Sora come ovunque stiamo facendo molto: il contrasto alle occupazione abusive, il recupero e la riqualificazione del complesso abitativo di Costantinopoli che è in stato di veloce avanzamento, il concreto avvio dei lavori del contratto di quartiere, che porteranno a nuova vita il centro storico di Sora con nuovi alloggi, negozi di artigianato e sale riunioni. A breve, inoltre, entrerà nel vivo l’iniziativa di realizzazione di nuovi alloggi in via Bonomi, che verranno costruiti secondo una disposizione a schiera e con il legno come materiale dominante. Da non dimenticare anche i progetti di costruzione della nuova caserma della Guardia di Finanza e del ponte sul Liri in zona Pontrinio.
In questi giorni, a Sora si parla molto dei nuovi tagli in materia di sanità ospedaliera programmati dal commissario straordinario Enrico Bondi. Qual è il suo parere?
Un’ eventualità che dobbiamo assolutamente scongiurare. Il SS. Trinità è un esempio di sanità virtuosa, professionale e competente, al servizio di un bacino d’utenza di grandissime proporzioni. Non possiamo pensare, per cui, a dei tagli indiscriminati che ne pregiudicherebbero così pesantemente l’attività. Naturalmente aspettiamo che la notizia sia ufficiale, ma già dobbiamo iniziare a pianificare alcune contromosse per consentire ancora a tante mamme di partorire serenamente nel nostro ospedale. La situazione, purtroppo, è diversa dal passato, quando siamo riusciti più volte ad intervenire a livello regionale per preservare e potenziare la struttura: ora ci si è spostati a livello nazionale, quindi si gioca su un altro campo. Tuttavia, sono certo che se troveremo unità nel formare un grande e compatto fronte di difesa potremo riuscire prima a rinviare e poi a neutralizzare questo rischio.